Di seguito il comunicato:
Nell’incantevole cornice della Valle d’Itria, il Festival di Martina Franca non è solo un rinomato evento musicale, ma anche un palcoscenico di crescita culturale per i giovani studenti. Per il quarto anno consecutivo, grazie ad una stretta e vincente collaborazione tra scuola, Fondazione Paolo Grassi e il Festival, gli alunni dell’Istituto Leonardo da Vinci hanno partecipato a un progetto educativo che ha permesso loro di immergersi completamente nel vibrante mondo del festival, vivendo un’esperienza formativa unica. Il progetto si è concluso il 31 luglio con l’applaudito ed apprezzato concerto della Banda Musicale dell’Esercito Italiano, regalando un finale memorabile a un’esperienza ricca di arte e cultura.
Tra interviste, reportage, foto e performance, gli alunni con curiosità, interesse e impegno hanno potuto cogliere e valorizzare l’essenza del festival. Sono diventati protagonisti di un’esperienza coinvolgente tra suggestivi chiostri e piazze, il meraviglioso teatro Verdi, lo storico Palazzo Ducale. Luoghi e musica, tra passato e presente, in un’atmosfera magica, si sono intrecciati.
“La cultura è sinergia, il nostro Festival offre momenti di riflessione, di bellezza e di connessione umana, è fondamentale per la crescita delle nuove generazioni, per il nostro sviluppo personale e sociale, in un mondo sempre più globalizzato e frenetico” ha dichiarato Rino Carrieri, direttore della Fondazione Paolo Grassi.
Il Festival della Valle d’Itria, celebre per il suo focus sull’opera lirica e la musica classica (in 50 anni ha messo in scena quasi 200 opere, molte delle quali riscoperte in tempi moderni e riproposte secondo la prassi esecutiva più idonea a restituirne gli originali valori musicali e drammaturgici) ha offerto agli studenti un’opportunità unica di avvicinarsi al mondo dell’opera dal vivo e alle arti performative, con il suo ricco programma di opere liriche, concerti e performance. Ha celebrato ancora una volta la bellezza della tradizione musicale italiana e internazionale, trasformando Martina Franca in un epicentro di creatività e passione artistica.
Quest’anno ha presentato una serie di spettacoli ripercorrendo la grande storia del Belcanto, dall’epoca d’oro del periodo barocco, alla cui estetica meravigliosa rimane indissolubilmente legato Ariodante di Handel, alla grazia lirica e raffinata della Norma, emblema del bel canto, sublime melodia del cigno di Catania (Vincenzo Bellini), fino al Novecento fiabesco con Aladino di Nino Rota, offrendo agli spettatori un’esperienza artistica variegata e coinvolgente, lunga tre secoli. Queste opere, rappresentative di epoche diverse, hanno permesso ai ragazzi di comprendere l’evoluzione della musica e dell’arte scenica, apprezzandone la bellezza e la complessità. L’opera ha un’importanza fondamentale perché offre un’opportunità unica di espressione artistica e di connessione emotiva con il pubblico. Attraverso l’opera gli artisti trasmettono messaggi, valori, virtù, emozioni e storie in modo coinvolgente, creando un’esperienza che può ispirare, intrattenere e persino trasformare gli spettatori.
Gli studenti hanno partecipato a una serie di laboratori e attività formative, assistito alle prove generali, incontrato artisti e professionisti del settore. Hanno esplorato vari aspetti della produzione teatrale e musicale, inclusi regia, scenografia, costumi, direzione d’orchestra, e molto altro, comprendendo l’importanza della disciplina, dello studio costante, dell’esercizio continuo, della intraprendenza, della dedizione, della curiosità e della perseveranza nel perseguire i propri obiettivi.
La musica ha dimostrato il suo ruolo di ponte culturale, capace di promuovere la comprensione interculturale e l’inclusione, di unire persone di origini diverse, di superare le barriere linguistiche e culturali. La musica e l’arte sono linguaggi universali, capaci di esprimere emozioni e messaggi profondi.
“Dove le parole finiscono, inizia la musica, capace di esprimere l’indicibile” affermò Goethe e Beethoven: “La musica è il mediatore tra la vita spirituale e la vita sensuale”.
Attraverso l’entusiasmo e la dedizione degli studenti, il festival di Martina Franca ha potuto contare su uno sguardo fresco e vivace, capace di rinnovare e perpetuare il suo fascino nel tempo.
Un sincero ringraziamento va al Presidente Michele Punzi, al Direttore della Fondazione Paolo Grassi Rino Carrieri, a tutto il personale della segreteria e del Festival, che hanno sostenuto questa straordinaria esperienza.
Nell’incontro con gli studenti il direttore artistico Sebastian Schwarz li ha esortati: “Continuate ad essere curiosi, continuate a coltivare le vostre passioni, i vostri sogni e a dare risposte ai perché che incontrerete!”.
Con questo invito a guardare sempre avanti, a sognare in grande, con coraggio e determinazione, si chiude un capitolo di questa splendida esperienza dietro le quinte… ma anche in platea.
Alla prossima!