La foto del bimbo morto sulla spiaggia è di una gravità senza precedenti e auspicabilmente irripetibile nella sua gravità. Quella dei migranti, a centinaia, che decidono di incamminarsi a piedi da una parte all’altra dell’Europa documenta (la traiamo dalla rete) un esodo che deve far capire a tutti una cosa: la migrazione è una realtà, non c’è chiusura, non ci sono murio transenne, o fili spinati, che tengano.
Un’altra immagine sconvolge il mondo, dunque. A Budapest, capito che non c’erano treni in partenza per uscire (da quell’Ungheria che tiene un atteggiamento fuori dalla storia con il suo filo spinato alla frontiera) si sono messi in marcia a piedi. Destinazione Vienna. Da una capitale all’altra. A piedi.
Nelle ultime ore il governo ungherese ha annunciato la messa a disposizione di pullman ma non per un (doveroso) senso di umanità, quanto per non creare intralcio alla rete autostradale.