Di seguito il comunicato:
“Bambini invisibili, figli di genitori detenuti: la lettura che cura”. E’ questo il titolo dell’incontro che si terrà mercoledì 4 settembre, alle ore 19 al Circolo Unione di Lucera, organizzato dalla associazione “Lavori in corso” in collaborazione con il Circolo e con il sostegno del “Centro per il Libro e la Lettura” del Ministero della Cultura.
L’evento divulgativo viene promosso a distanza di quattro mesi dalla donazione della mini “Biblioteca Ciaia” ai bambini figli di genitori detenuti del carcere di Foggia all’interno dello Spazio Giallo, luogo di accoglienza e relazione gestito da Lavori in Corso Aps, da parte della professoressa universitaria Floriana Conte. La biblioteca è stata messa a disposizione da Laterza in occasione del Premio “Giambattista Gifuni”, assegnato alla docente foggiana.
L’incontro al Circolo Unione di Lucera, sarà dunque l’occasione per discutere del prezioso valore della lettura in contesti di disagio sociale, quali il carcere, e in particolare per i bambini che vivono situazioni di possibile povertà educativa.
Questi gli interventi che animeranno l’incontro “Bambini invisibili, figli di genitori detenuti: la lettura che cura”: Giovanni Gifuni, già Consigliere parlamentare della Camera dei Deputati, che partirà nella sua analisi dal valore sociale del pluriventennale Premio “Giambattista Gifuni”; l’importanza della lettura come stimolo per la crescita di un contesto sociale difficile, unitamente alla famiglia ed al territorio di appartenenza, sarà la traccia che sarà approfondita da parte di Floriana Conte, professoressa di Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Foggia e accademica dell’Arcadia; Rossella Caso, Ricercatrice in Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi di Foggia discuterà di lettura e del libro come strumento di mediazione e di relazione tra operatori, bambini e genitori detenuti.
Modererà l’incontro Antonietta Clemente, avvocata e criminologa, direttrice di Lavori in Corso, l’Associazione di promozione sociale che, attraverso i propri operatori, ogni giorno accoglie i circa 350 bambini che varcano le soglie del carcere di Foggia per incontrare i propri genitori, accompagnandoli nel delicato momento che precede il colloquio con laboratori di arte terapia e lettura.