Lui continua a dire “non me ne vado”. Lo ha ribadito anche ieri a Verona e oggi lo dirà nuovamente, a Matera nell’intervento alla festa dei Popolari di Mario Mauro (c’è anche il leader di Italia unica, Corrado Passera). Dopo la lite con Berlusconi, Raffaele Fitto non ha sbattuto dietro di sé la porta di Forza Italia ma dice “alla fine avrò ragione”. Insomma è all’angolo ma ritiene di poterne uscire, perfino da vincitore, nello scontro aperto che si consuma in questo periodo in Forza Italia.
Il leader pugliese del partito si è sentito dare del “figlio di un democristiano” dall’ex presidente del Consiglio, e si è sentito pure l’invito ad andarsene se volesse, solo per aver chiesto di dibattere a proposito della scelta che Berlusconi aveva compiuto in merito agli atteggiamenti da tenere nei confronti del governo. Fitto non ha reagito, tanto per capirsi, alla Fini. Ma ha ribadito, sempre, “non me ne vado”. Però, ammesso che lui non si guardi intorno, c’è chi, intorno, guarda a lui. E i rumors su un’attenzione nei suoi confronti da parte del Nuovo centrodestra sono sempre più insistenti. Anche se in Puglia, proprio in Puglia, i rapporti con la leadership regionale di quel movimento sono decisamente difficili. E anche con lo stesso Alfano. Però Fitto è indiscutibilmente un pezzo da novanta e Ncd si rafforzerebbe non poco. Stanno alla finestra e attendono di capire come va, quelli del Nuovo centrodestra i quali, fra le altre cose, rischiano di trovarsi molto in difficoltà in vista delle elezioni regionali, soprattutto in Puglia.
Considerato che Berlusconi ha detto no ad alleanze con Ncd e che nel centrosinistra, se dovesse entrare Ncd, uscirebbe di corsa Vendola, quelli del Nuovo centrodestra rischiano di dover fare in proprio, e le prospettive sarebbero poco esaltanti.