Lutto nella musica, lutto per l’Italia intera: è morto Pino Daniele. Stroncato da un infarto, è deceduto nella notte. Il cantautore napoletano avrebbe compiuto 60 anni a marzo. La sua ultima esibizione pubblica, la notte di capodanno in tv. L’11 dicembre aveva tenuto un concerto al palaFlorio di Bari.
La notizia della morte di Pino Daniele al Sant’Eugenio di Roma dopo il malore nella sua villa di campagna in Toscana, a Magliano, è stata data da Eros Ramazzotti. Ci sono anche delle ricostruzioni che alimentano la cronaca, a proposito della scelta di andare dalla Maremma a Roma e non, ad esempio, a Grosseto oppure Orbetello, in ospedali attrezzati. Il cardiologo di Pino Daniele dice “la sua vita era appesa a un filo”, le condizioni del suo cuore erano da tempo molto complicate.
Dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a una miriade di colleghi e amici, a milioni di fans e cittadini, è stupore e cordoglio. A Napoli sarà lutto cittadino: camera ardente, forse, al Maschio Angioino.
Funerali mercoledì a mezzogiorno a Roma, santuario Divino Amore. Lo riferisce padre Renzo, amico del cantautore. Il sacerdote dice (fonte Ansa) che “è stato scelto il Santuario perché è molto grande e può accogliere numerose persone. Conoscevo Pino Daniele da tempo, ho anche sposato il figlio”. E la figlia Sara ha spiegato la scelta del funerale a Roma: noi figli siamo nati e cresciuti qui,
In realtà sarà un doppio funerale perché le ceneri arriveranno a Napoli, appunto per una seconda cerimonia funebre, per l’ultimo saluto, quello della sua città. E il presidente della società calcistica, Aurelio De Laurentiis, dice: il Napoli ricorderà Pino Daniele domenica al San Paolo.
Da Napul’è a Je so’pazzo a ‘Na tazzulella ‘e café, fino a Quando, ha raccontato la napoletanità, ma anche l’amore, la società, per decenni, con canzoni meravigliose e una voce inconfondibile. Lo ricordiamo con Napul’è (video):