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Xylella: interrogazione alla Commissione europea per “fare luce” sui due progetti coordinati da un membro Cnr Rosa D'Amato, eurodeputata tarantina del gruppo M5S vuole sapere se "ci sia stato un deficit di trasparenza" in merito ai finanziamenti

ulivo salento

Di seguito un comunicato diffuso da Rosa D’Amato, deputata al parlamento europeo:

Un’interrogazione alla Commissione Ue per chiedere di far luce sui “due progetti di ricerca sul batterio Xylella fastidiosa in Puglia ovvero il progetto pilota finanziato dall’Efsa a luglio 2014 e il progetto PONTE finanziato tramite Horizon2020 e iniziato a novembre 2015”. A presentarla è stata l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato. Nel testo dell’interrogazione si chiede a Bruxelles di “indicare quali informazioni relative ai finanziamenti Ue devono essere rese pubbliche e se ritiene ci sia stato un deficit di trasparenza” in merito ai due progetti. Inoltre, essendo entrambe le ricerche coordinate dal “professor Boscia del Cnr di Bari attualmente indagato dalla Procura di Lecce”, l’eurodeputata tarantina chiede all’Ue se tale situazione possa rappresentare un problema.

Sempre in merito alla Xyella, l’eurodeputata tarantina ha inviato la scorsa settimana una lettera al commissario Ue alla Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, nella quale si chiede di “declassare” il batterio dalla lista A1 alla A2 dell’Eppo. “Dietro questo tecnicismo – spiega D’Amato – si cela un fattore importantissimo per il futuro della gestione del disseccamento degli ulivi e in generale per il futuro del settore agricolo pugliese: se la permanenza nella lista A1 conduce dritto a misure estreme di quarantena, come gli abbattimenti indiscriminati e l’uso di pesticidi su larga scala, il declassamento alla lista A2 consentirebbe di attuare misure alternative decisamente più sostenibili per il territorio. Che è quello che chiediamo sin dal principio di questa vicenda, trattata con troppa fretta come un’emergenza”.

Per l’europarlamentare tarantina del Movimento 5 Stelle, “il declassamento va fatto in tempi rapidi, tanto più che è ormai pacifico che la Xylella non si trova solo in Puglia ma in diverse parti dell’Ue. La quarantena non è giustificata”.


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