Di seguito alcuni comunicati dei carabinieri:
È stato arrestato, dal NORM della Compagnia di Francavilla F.na, un censurato del posto autore di alcuni furti commessi in quel centro a partire dal luglio 2015. A incastrare il malfattore il DNA e le immagini degli impianti di videosorveglianza.
Le indagini, condotte dalla Stazione e dal NORM del luogo, hanno portato a identificare in Siena Lucio, nato Francavilla Fontana classe 1990, quale autore dei furti commessi: il 27 luglio del 2015, all’interno di un bar, di via Di Vagno; il 10 gennaio 2016 all’interno di un negozio di elettrodomestici di via baracca, dove erano stati rubati 400 €; il 23 luglio 2016, presso l’ospedale “Camberlingo” all’interno del CUP – centro unico prenotazioni.
Nel primo caso ignoti avevano forzato la serranda esterna e sfondato la vetrata d’ingresso dell’esercizio commerciale, impossessandosi del contenuto del registratore di cassa, quasi 1.000 €. I Carabinieri avevano trovato tracce di sangue sulla vetrata infranta dall’autore del furto per entrare dentro il bar. Queste tracce sono state messe a confronto con quelle che gli stessi investigatori avevano poi repertato presso l’ospedale del posto, che appartengono proprio al SIENA che quella mattina si era fatto medicare una ferita alla mano.
Le indagini sono proseguite nel tempo accertando, grazie alla minuziosa analisi delle immagini raccolte sul luogo dei reati, che SIENA Luigi, unitamente a complici ancora non identificati, era l’autore dei furti.
L’arresto di SIENA è avvenuto ieri in seguito all’emissione di una ordinanza che applica la misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa G.I.P. del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura, che ha concordato con le risultanze investigative raccolte dai carabinieri.
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Minaccia di morte la moglie e i carabinieri che cercano di calmarlo. È accaduto a San Pietro Vernotico dove i carabinieri della locale stazione hanno tratto in arresto M.F., classe 1983, censurato, poiché responsabile dei reati di minaccia nei confronti del coniuge e minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
L’autore del reato stava aveva raggiunto la caserma del posto dove la moglie stava denunciando una grave situazione di cui era vittima.
L’uomo ha atteso a lungo che la donna uscisse dalla caserma e, appena vista, la minacciava di morte alla presenza dei carabinieri che la stavano accompagnando. I militari cercavano di calmarlo, ma visto lo stato di agitazione decidevano di accertare che egli non detenesse armi o altri oggetti atti ad offendere. A tale controllo l’uomo reagiva violentemente rivolgendo le sue minacce non più nei confronti della donna ma verso i militari spintonandoli violentemente. A quel punto i carabinieri decidevano di procedere all’arresto. L’arrestato è stato, dopo gli accertamenti e la compilazione degli atti, associato presso il suo domicilio in regime di arresti domiciliari.
