Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori dell’iniziativa:
CASEAQUILONE
Palazzo Ducale – Corridoio D’Avalos – Martina Franca
Inaugurazione sabato 5 aprile ore 19,00
Per la seconda tappa di CASEAQUILONE, la location è il Palazzo Ducale di Martina Franca, nello specifico il Corridoio D’Avalos, la mostra è organizzata da ARTEfatto di Cosetta Giordano, con il patrocinio del Comune di Martina Franca – Assessorato alle Attività Culturali ed è a cura di Massimo Guastella.
Per l’inaugurazione:
degustazione vini dell’azienda agricola Macchiarola
“concerto itinerante”
bossa/jazz
celebri melodie del repertorio nazionale ed internazionale
Giuseppe Chiaradia chitarra
Gaspare Urgesi sax
Antonio Oliveti percussioni
Ingresso libero
Dove posso scrivere per segnalare la disonestà intellettuale di chi scrive a lato che “Il sindaco di Martina Franca non risponde da 240 giorni all’istanza di un cittadino che chiede di poter realizzare a proprie spese uno spazio per l’infanzia in piazzetta Gioconda De Vito.”
Se voi foste giornalisti seri, non sorvolereste anche sull’informazione, non secondaria, che quel “cittadino” in realtà è un politico dell’opposizione e che non si capisce perché questa proposta non l’ha fatta mentre al governo c’erano i vostri amici.
La prego di non obbiettare che un politico e comunque un cittadino, si eviti di rendersi ulteriormente ridicolo. Una notizia non data (e addomesticata) resta sempre una notizia non data.
Grazie per il suo intervento. Certo che i contatori fanno male, no? Questo nervosismo, queste offese. Ieri una individua, poverina, ha scritto dei contatori parlando di un articolo riguardante un morto. Una cosa che fa provare una profonda pena, sul piano umano, per voi che soffrite così tanto per i contatori. Perfino mi dispiace, un po’, per voi. Dò una indicazione banale per risolvere il problema: si facciano le cose per bene e i contatori spariscono: è facile, in fin dei conti. Ma allora, se i contatori ci sono, vuol dire che…
E veniamo a noi. Lei ha scritto quello che pensava, è stato pubblicato il suo scritto. Che le preannuncio, dettagliando più in là i motivi, è anche l’ultimo suo.
Quel politico di opposizione è un cittadino. Al quale l’amministrazione pubblica non ha dato una risposta. Magari mi sarei aspettato da un altro individuo, una considerazione sulla mancata risposta dell’amministrazione pubblica. Perché se i cassonetti dovessero essere rimossi da lì, con il recupero di un’area per il gioco dei bambini, sarebbe un beneficio per tutti, non solo per quello che lo ha proposto (farebbe l’intervento a spese sue, è bene ricordarlo) o per quelli che votano lo stesso partito suo. La gente come lei non ha il prosciutto davanti agli occhi: no, ci ha proprio il maiale intero, davanti agli occhi. Invece di occuparsi del problema principale, lei si è occupato di una questione per il solito tentativo di salvare il salvabile, di un’amministrazione pubblica che non dà risposte (a proposito, di contatori ce ne sono due: che ne pensano, i suoi sodali, dell’altro, quello sul conto falso della Tares, sul quale il sindaco di Martina Franca non risponde da oltre cinque mesi?). In quanto alle sue affermazioni riguardo a questo blog che io coordino, valuteremo (pensi un po’, quasi quasi mi rivolgo proprio a quel cittadino, che oltre al politico fa pure l’avvocato) se ci siano gli estremi perché lei sia perseguito penalmente.
Infine, in chiusura di questa mia riflessione lei troverà il mio nome e cognome, contrariamente al suo “coraggio” di non essersi neanche firmato. Già questo la qualifica. Manco la faccia ci mette. Si vergogni. E si eviti, e anche mi eviti, di replicare, perché con quello pseudonimo lì, se lei non tira fuori il suo nome e il suo cognome, qui lei non parla più. (agostino quero)
caro sig. gino,
pur non conoscendola la invito ad un dibattito serio sulla questione da lei proposta, tanto è vero che la mia richiesta è stata inoltrata come cittadino e non come “politico” come lei mi definisce.
faccia una cosa se ci riesce, si legga l’albo pretorio e poi se vuole cin confrontiamo de visu.
io ho la buona abitudine, che non si riconosce a tutti, di mettere il mio nome e cognome e la mia faccia…
cordialita
Grazie per il suo intervento. Non mi sembra che l’interlocutore, però, abbia fatto una proposta. Ha detto quattro cose alla rinfusa, pure anonime. Ma una proposta non c’è. Perché per fare una proposta bisogna averla, mi permetterei di aggiungere. (agostino quero)
L’iniziativa dell’avv. Bruno è lodevole e, pur non riconoscendomi nel suo schieramento, non ho problemi a dirlo; così come non ho problemi a dire che l’amministrazione, non rispondendo, sbaglia comportandosi proprio come le passate amministrazioni. Anzi, magari ci fossero tante altre iniziative da parte delle persone comuni come quella dell’avv. Bruno dove finalmente qualcuno è altruista. Detto questo, vorrei invitare l’avv. a pensare ad un altro sito per questo spazio per l’infanzia in quanto, come tutti i genitori di bambini piccoli, dovrebbe avere ben presenti i pericoli che comporterebbe la realizzazione di uno spazio per l’infanzia a pochissimi metri da una strada ipertrafficata quale è Via Bellini. Forse vi sarà sfuggito ma tutte le aree destinate all’infanzia sono ben recintate. Onestamente quella area di poche decine di metri quadri, se venisse recintata, verrebbe deturpata più di quanto non sia già oggi. Forse l’unica cosa che si potrebbe fare è rimuovere i cassonetti abbellendo quella piazzetta con qualche panchina in pietra.
gent.mo sing Antonio,
la ringrazio per le parole, volevo solo precisare che il mio posizionare i giochi non è privo di una progettazione redatta da un tecnico che prevedere una carina recinzione fatta di fioriere con insite delle pacche per sedersi e, quindi, non avere una spazio aperto senza le opportune cautele.
In ogni caso lo spazio sarebbe per bambini che rigorosamente sono accompagnati da genitori attenti che, con solo due accessi posti all’interno della piazza e con una adeguata perpetrazione della stessa non con ringhiere, ma con delle fioriere invisibili ne garantirebbero sia la sicurezza che il decoro della piazza che oggi è cinta solo da bidoni fatiscenti!
grazie