Si scava ad Apricena, dopo la scoperta e il sequestro della cava estesa circa sei ettari, in cui sono stati interrati rifiuti pericolosi di vario genere, anche ospedalieri.
Su disposizione della direzione distrettuale antimafia sono i carabinieri del nucleo di protezione ambientale a coordinare le operazioni di riesumazione dei fusti contenenti rifiuti, in un territorio gravato per una profondità non ancora definita.