Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di Pietramontecorvino:
Dal 7 al 19 maggio 2024, Pietramontecorvino, uno dei Borghi più belli d’Italia e dei paesi Bandiera Arancione della provincia di Foggia, celebrerà la “Settimana Identitaria”: 13 giorni e oltre 40 eventi tra concerti, mostre, esposizioni, convegni e visite guidate per valorizzare “l’impronta di una Comunità”, come recita il claim che accompagna il titolo di un’iniziativa nata per analizzare e sviluppare prospettive e proposte di sviluppo per le aree interne italiane, i borghi dell’entroterra, la spina dorsale di un’Italia e un’Europa che proprio in queste località conservano i tratti culturali più autentici e potenzialità da valorizzare.
La “Settimana Identitaria” è organizzata dal Comune di Pietramontecorvino in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di BAT e Foggia. Il programma della rassegna di eventi sarà illustrato ai giornalisti nel corso di un incontro che si terrà a Foggia, nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana, lunedì 6 maggio 2024, alle ore 10.30. Alla presentazione interverranno: Domenico Alfonso Zuppa, sindaco di Pietramontecorvino; la vicesindaco Consiglia Forte; il coordinatore del progetto Saverio Lamarucciola; Michele Macchiarola, del Mosacta Internazional Conference; il parroco don Gaetano Schiraldi; il presidente della Proloco, Alessia Tedesco; e, infine, i videomaker Raffaele Lombardi e Nico Miserere.
Il periodo in cui è stata volutamente collocata la “Settimana Identitaria” non è casuale. Il 16 maggio, infatti, per Pietramontecorvino è per antonomasia la giornata del genius loci, quella in cui si celebra, dal 1889, la processione-pellegrinaggio in mezzo al grano ancora verde che conduce i petraioli di tutte le età al vicino sito archeologico di Montecorvino, ai piedi di una torre medievale e tra gli scavi che hanno fatto riemergere i resti dell’antico castrum e della cattedrale che fu dimora di Sant’Alberto Normanno, patrono del paese. La processione-pellegrinaggio dedicata a Sant’Alberto presenta elementi spettacolari davvero unici, come la lunga teoria di pali addobbati che, portati a braccia da gruppi di sette persone con funi e tiranti, attraversano la campagna e sono visibili anche a molti chilometri di distanza.