La sentenza della Corte di Cassazione conclude un procedimento iniziato nel 2012. In questi undici anni la coppia del bresciano che si era rivolta al giudice ha visto riconoscersi la ragione in primo grado, poi il torto in appello e definitivamente la ragione con la decisione definitiva.
La suprema corte afferma che in caso di movida rumorosa, tale da pregiudicare il diritto alla quiete da parte dei cittadini, sia il Comune a dovere risarcire chi subisce i rumori. Una decisione che già allarma le organizzazioni delle amministrazioni locali: prontamente chiedono un provvedimento legislativo per tutelare con una regolamentazione chiara, appunto, gli enti locali.
Cassazione Civile sentenza n.14209 pubblicata 23.05.2023