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Martina Franca: festa patronale, IdeaLista “non saremo complici del fallimento di questa amministrazione” "Assistiamo a metodi di governo autoritari"

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Di seguito un comunicato diffuso dal movimento IdeaLista di Martina Franca:

Quanto sta accadendo in questi giorni è il simbolo del fallimento dell’attuale Amministrazione comunale, testimonianza reale di quanto stiamo dicendo ormai da mesi, sui metodi di governo e gestione della nostra città.

 

La politica è pianificazione, programmazione, concertazione e capacità di mettere a sistema le necessità di ogni cittadino o gruppo di categoria di rappresentanza. Invece assistiamo a metodi di governo autoritari, di una sinistra miope e testarda, incapace di ascoltare le parti, capace invece di negare i fallimenti anche di fronte alle evidenze. Una sinistra che non sa guardare alla realtà, che non vive la realtà, capace solo di mettere tasse su tasse alle nostre famiglie. Una sinistra costretta a cercare il consenso di una piccolissima parte di un clero che non rappresenta noi fedeli e credenti. Quel clero locale politicizzato che tradisce le tradizioni, che non guarda le economie e la ricerca del benessere cittadino, e che della cultura ne ha fatto una questione d’elite pensando che sia solo un questione solo per pochi eletti.

 

La gestione della Festa Patronale, da parte del Comune, manifesta tutta l’incapacità di non saper amministrare, di non saper comunicare, di non saper dialogare e soprattutto di non saper ascoltare l’altro. Il fallimento di un progetto politico scellerato che metteva insieme nello stesso gruppo di potere un’insalata di persone con ideologie differenti, alcuni entrati in coalizione, altri invece rimasti fuori ma altrettanto complici di questo fallimento.

 

Anni addietro, erano gli anni ’90, presentammo un progetto di riorganizzazione della Festa che prevedeva un ridimensionamento degli spazi, la scrittura di regole più ferree da rispettare e un sistema strategico di azioni da mettere in campo. Immediatamente nacquero le proteste e quelli stessi amministratori che oggi in maniera prepotente hanno alzato il muro contro muro si misero in testa al corteo cavalcando la protesta, incuranti della possibilità che allora si stava cercando di aprire tutelando la tradizione della festa e l’innovazione di una nuova organizzazione. Una soluzione che avrebbe potuto mettere tutti d’accordo senza alcuna delocalizzazione, perché quest’ultima non è la soluzione del problema.

 

Oggi con un colpo di spugna ci vogliono cancellare le tradizioni. Ci dispiace, ma non possiamo essere complici di questo fallimento.

 

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9 Comments

  1. Come ho già detto agli amici di Forza Italia perchè non avete pianificato, programmato, concertato dal 1995 al 2012 in cui avete sempre governato, tranne il periodo 2009-2011 di Bruno Semeraro? Il vostro Michelino, dopo il giro che si è fatto in camion col giornalista del Corriere della Sera per cronometrare i tempi biblici necessari per attraversare Martina il mercoledi, cosa ha pianificato, programmato per il mercato nei tanti anni (14) che ha amministrato? E stesso discorso vale per le giostre. In cosa ha migliorato le condizioni degli abitanti del quartiere S.Eligio nei giorni di S.Martino durante i suoi 14 anni? Fossi in voi parlerei solo dopo aver proceduto alla rottamazione dei politici locali che rappresentano il passato. Va bene che i nuovi leader locali mandati in parlamento stanno facendo rimpinagere il buon Nessa (definendo estetista Moro, venendo smentito dal figlio di Berlusconi nel giudizio su Renzi e prodigandosi per evitare, secondo quanto riportato ieri da Repubblica, il carcere al governatore del Veneto Galan coinvolto nello scandalo da 2 miliardi di euro di Venezia). Almeno Nessa, non facendo nulla, non faceva danni.

    1. Ciao Antonio,
      premesso che “Michelino” è l’unico fra noi ad avere esperienze nelle passate amministrazioni, lo stesso “Michelino” quando fu Assessore alle Attività Produttive ed ai Vigili Urbani propose il dimezzamento delle attrazioni (all’epoca erano anche meno), la repressione dell’abusivismo e dell’illegalità diffusa, un massiccio controllo del territorio da parte dei vigili urbani. Si arrivò anche a parlare di delocalizzazione di fiera e giostre. Sai chi si oppose? Proprio chi oggi siede in maggioranza e governa. Non ti sembra un paradosso?! In più, noi non siamo mai stati contrari ad una delocalizzazione purché scelta condivisa dalle parti (giostrai, amm.ne, ambulanti) e che insieme alle attrazioni fosse delocalizzata la fiera. E questo, fino al 10 giugno del 2014 (pochi giorni fa) è stato l’accordo di massima tra giostrai e amministrazione. Cos’è cambiato?!è cambiato che l’amm.ne ha disposto lo spostamento delle attrazioni al pergolo ed il mantenimento della fiera in centro. Da quel 10 giugno 2014 è stato un rincorrersi di eventi al limite del paradossale e spesso incoerenti fra loro, da ambo le parti. La storia della nostra città ci insegna (ed è un po’ lo stesso via trento) che “il braccio di ferro” non porta da nessuna parte. E questo è quello che, ad oggi, abbiamo davanti ad i nostri occhi. Un augurio di Buon San Martino

      1. Cari di IdeaLista Giovani, questo comunicato rappresenta il vostro di fallimento come opposizione.
        Ieri sera finalmente la festa di San Martino è ritornata essere una festa di raccoglimento e spiritualità, lontana dal fracasso assordante.

        La pace e il silenzio (nonostante comunque ci fosse tanta gente a passeggio) era davvero gratificante. Un segno che rappresenta un passo davvero grande verso una città più vivibile, più attraente per i turisti e, soprattutto, più signorile.
        Delle giostre, finalmente, ce ne siamo liberati.

      2. Ma l’amministrazione comunale dell’epoca non poteva contare su una maggioranza capace di varare i provvedimenti proposti ? O sperava nel consenso dell’opposizione ? Agire, poi, per la repressione dell’abusivismo e dell’abusivismo dovrebbe essere una priorità per ogni amministratore pubblico. Per ultimo quali siti si propongono, in alternativa al Pergolo, per ospitare le giostre? Dissentire è legittimo ma è anche necessario essere propositivi. Dove avreste sistemato le attrazioni ( semprecchè non le si riducano a giostrine di giardinetti pubblici ) con o senza la fiera ?

        1. In Consiglio Comunale lo scorso anno proponemmo la stessa locazione, ma con il dimezzamento delle attrazioni pesanti e la riduzione di quelle meno-piccole. Da 83 a 40. In più, caldeggiamo, finalmente, un controllo certo del territorio da parte dei Vigili Urbani per la repressione di ogni fenomeno di abusivismo ed il controllo delle specifiche normative per gli altri (spesso contravvenute). In alternativa, alla nostra proposta, dicemmo alla Giunta che non avremmo avuto alcun tipo di problema ne proposto alcun tipo di opposizione se si fosse trovata altra soluzione tra cui, anche, la delocalizzazione, purché tale scelta fosse “condivisa” tra le parti. E così, fu. Nel senso, si scelse di delocalizzare Giostre e Fiera insieme e nessuna delle parti oppose alcun problema. Ma questo fino al 10 giugno, quando l’Amministrazione unilateralmente, decise di delocalizzare solo le Giostre. Questo è il punto di rottura tra le parti. Ecco, il perché del nostro comunicato. Il 10 giugno. Non un anno fa. I criteri un anno fa erano diversi, salvo poi cambiare in corsa. Altro che programmazione e concertazione. Ecco il perché del nostro comunicato.

  2. Carissimi amici di Idealista, mi fa piacere poter dibattere con voi perchè delle ultime amministrative siete una delle novità più piacevole che sono emerse. E se oggi siete presenti nel dibattito sicuramente un merito va riconosciuto al vostro leader. Leggo attentamente le vostre proposte e, talvolta, le condivido. Tornando al vostro intervento voi dite che il vostro leader quando fu assessore PROPOSE. Il provlema sta proprio lì: che in 14 anni e con maggioranze bulgare si sia limitato alla proposta e non abbia fatto seguire i fatti. Marraffa è un imprenditore molto capace ma non sarebbe stato tale se nella sua attività imprenditoriale non avesse fatto seguire i fatti alle proposte.
    Ho già detto che apprezzo del vostro movimento il fatto che proponete delle soluzioni ai problemi della nostra città. Allora, vi invito a mettere al centro del vostro dibattito i problemi decennali delle giostre e del mercato. Per le prime non sono riuscito a individuare un sito di 20.000 mq immediatamente fuori dal centro urbano più vicino del pergolo. Le ragioni della sicurezza del terreno del Pergolo erano palesemente pretestuose in quanto, stranamente, col trasferimento della fiera al Pergolo sarebbero state rimosse senza problemi dagli stessi giostrai. Anche la questione di dividere la fiera dalle giostre è qualcosa che si verifica in tutte le città dove la fiera solitamente si svolge vicino le luminarie mentre le giostre vengono collocate fuori dalle città e spesso in campi incolti e sconnessi. Non so se a Martina gli ambulanti ieri sera non hanno montato ma, qualora avessero deciso in tal senso, hanno perso una occasione per realizzare profitti dal momento che la gente si sarebbe concentrata tutta alla fiera e magari con qualche soldo in più da spendere non dovendo i padri di famiglia dare a ciascun figlio decine di euro per le giostre. Purtroppo, questo accade quando ci si fa dettare (o si subisce) la linea da persone che non brillano per lungimiranza ed equilibrio.
    Dopo, a prescindere da quello che farà l’amministrazione, sarebbe bello e costruttivo se i giornali, i vostri movimenti cominciassero a proporre, incalzando l’amministrazione, dei siti alternativi per il mercato. Escluso il mercato della frutta, dovrebbero essere 300 ambulanti per i quali occorrerebbe individuare un insieme di strade capaci di totalizzare una lunghezza di 1800 mt.

    1. Ciao Antonio,
      saprai sicuramente meglio di me che le passate maggioranze, forse proprio perché bulgare, erano dilaniate al proprio interno da lotte intestine che hanno limitato l’azione amministrativa. IdeaLista nasce proprio come nucleo indipendente e compatto affinché determinate logiche non si ripetano, senza più cambiali elettorali. Questa è stata la chiave di volta della sconfitta del 2012. Ti dirò in più una cosa. Michele Marraffa fece approvare il cd. Piano Urbano del Traffico dove trovavano risoluzione problematiche ataviche quali il mercato settimanale e, per l’appunto, il luna park di san martino. In quel Piano c’era scritto che la zona (dove ancora vi era un Foro Boario) dovesse essere trasformata in una vera e propria “area multifunzionale a servizi”. Tu dirai, cos’è successo poi? Nell’attesa del recepimento dei finanziamenti per abbattere l’allora foro boario (grande era la presenza di eternit), le elezioni amministrative del 1998 hanno regalato al Paese la Giunta Semeraro (di csx). L’allora Assessore all’Urbanistica Franco Ancona (il nostro attuale Sindaco) insistette per trasformare l’ex foro boario in un Polo per il Tessile, nonostante la Confcommercio caldeggiò l’ipotesi di un Polo Tessile in via Locorotondo (l’edificio che ora stanno ristrutturando, insomma). Così facendo, l’idea di sistemare, razionalizzare mercato e san martino una volta per tutte, morì con la costruzione (voluta proprio da Franco Ancona) di quell’obrobrio di Piazza d’Angiò, in deroga a quello che è l’ancora vigente Piano Urbano del Traffico. In più ti dirò, il primo anno in cui Michele Marraffa fu Assessore alle attività produttive e ai Vigili Urbani, dimezzò le attrazioni da oltre cento a sessanta e ridusse il perimetro di estensione area luna park. e parliamo degli anni ’90. Tutto questo, per dire, “la soluzione c’era ed è pure prevista, ma è stata accantonata”. Proprio da Franco Ancona!a parte questo..devo dire che non ho mai visto luna park e fiera separate. Ma anche se fosse, questo era l’accordo tra Amministrazione, Giostrai e Fieristi. Ovvero, Fiera e Luna Park insieme indipendentemente dal posto. Il 10 Giugno, l’Amministrazione ha comunicato, contraddicendo gli accordi, che Fiera in centro e Giostre al Pergolo. Questo è il punto di rottura, insomma. Il 10 Giugno, non un anno fa. Altro che programmazione e concertazione. Però, accogliamo il tuo invito e, nonostante tutto ciò premesso, lavoreremo per trovare noi stessi una soluzione all’atavico problema del mercato settimanale. Grazie per il confronto.

  3. Propongo l’area mercatale: le traverse comprese tra viale Europa – corso Messapia – via Brigata Regina – via Sallustio, lasciando libere le citate strade e liberando viale Carella, via Ricupero e Piazza D’Angiò. Che ne dite?

  4. Carissimi amici di Idealista, è vero che si era pensato per il polo tessile all’immobile di Via Locorotondo ma provate a chiedere al vostro leader la cifra che sarebbe dovuta andare a quello che era all’epoca il proprietario di quell’ immobile abbandonato. Se non ricordo male il doppio di quello che è stato pagato poi da un privato. Perchè quando deve acquistare la pubblica amministrazione la stessa deve pagare sempre più di quanto poi paga il privato? Circa la riduzione del numero delle attrazioni io posso dire che fino alla giunta Conserva c’era una giostra che arrivava al terzo piano a 10 centimetri dal mio balcone. Considerate che non abitavo in piazza d’Angiò ma in una via distante 300 metri dalla piazza. Circa la separazione della fiera dalle giostre questo si verifica a Taranto, Monopoli, Ostuni, Massafra e addirittura per quanto sia una frazione nella stessa Torre Canne. Comunque, continuate ad essere propositivi perchè Martina ha bisogno anche di voi.

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