Alle 18 la chiusura dei seggi, la Grecia ha votato nel referendum voluto dal premier Alexis Tsipras. Il referendum è valido, avendo votato sicuramente una percentuale di circa il 65 per cento, superiore cioè al 40 per cento che era il minimo indispensabile. Il quesito referendario riguardava la volontà del popolo greco di aderire o meno alle misure richieste dall’Unione europea nei confronti della Grecia. Tsipras è per il no. E il no, secondo tutti gli exit poll dell’immediato dopo-voto, è dato in leggerissimo vantaggio. Occorrerà davvero contare fino all’ultima scheda, probabilmente, per capire come sarà andata. Prime proiezioni da considerarsi attendibili, fra le 20 e le 21 ora italiana. Il voto greco non è “solo” il voto della Grecia ma riguarda un continente intero, Italia compresa.
Comunque vada a finire, la Grecia ha scoperto una volta ancora di avere un leader, che non ci ha pensato minimamente a mantenere la poltrona e ha anteposto l’interesse del popolo, chiamandolo a decidere. E l’Italia, nella vicenda greca, con la sua attuale leadership ha dimostrato di valere zero, nel dibattito internazionale. Tsipras andava a Genova a protestare contro il G8, nello stesso periodo in cui Renzi andava alla ruota della fortuna da Mike Bongiorno. E oggi il peso dell’Italia è infatti quello, al massimo, di comprare una vocale.