Di seguito un comunicato diffuso dall’associazione Marco Pannella:
Alla condizione atavica di sovraffollamento e carenza di personale, ormai cronica sul carcere di Taranto, che ogni anno lo pone primo nella classifica d’Italia come carcere più sovraffollato e quindi peggiore d’Italia, si aggiunge un fatto di gravita inaudita.
Se verificato che alcuni medici fingevano di effettuare visite specialistiche a detenuti che non hanno mai incontrato. Del resto ripetutamente nel corso degli anni durante le nostre visite ispettive abbiamo documentato come oltre alla carenza di personale di polizia e civile e amministrativo, a mancare era soprattutto il personale medico.
A vuoto abbiamo denunciato per anni l’impossibilità dei detenuti a effettuare esami ambulatoriali, visite e ricevere le cure minime che la legge garantisce a qualunque cittadino. Per anni nel carcere di Taranto il diritto alla salute non è stato garantito per pazienti che, a differenza di quelli fuori, non hanno neppure la possibilità di potersi fare curare altrove. Quindi che sia verificato o no l’increscioso reato su cui sta indagando la procura, è un dato di fatto che il diritto alla salute nel carcere di Taranto (che deve essere assicurato dalla locale Asl di Taranto) è fortemente limitato. Cosa che saprebbe qualunque istituzione se si occupasse anche di questo spaccato della città. Anziché pubblicizzare iniziative random che pubblicizzano più chi le realizza, e non incidono sulle reali necessità della comunità penitenziaria.
per chi le realizza. E di cui, se ci fosse, se ne occuperebbe il Garante comunale dei diritti dei detenuti.
L’associazione Marco Pannella, sempre in lotta per la difesa della comunità penitenziaria, dopo una lunga battaglia, era riuscita nel 2016 a ottenere dall’allora Sindaco Ippazio Stefano la delibera 186 del 2016 con cui il Comune di Taranto istituì il Garante comunale dei diritti dei detenuti. Una figura presente nella maggior parte dei Comuni e delle Province italiane.
La successiva amministrazione nei 5 anni di primo mandato, e nel successivo, non ha mai dato seguito a quella delibera, mancando di nominare questa figura così importante per la realtà di Taranto e per un istituto penitenziario così compromesso. Altrettanto disinteresse mostrato dalla Provincia di Taranto, che non ha neppure un Garante provinciale.
Per tale ragione l’Associazione Marco Pannella chiede al sindaco e Presidente della Provincia Melucci, di sopperire a questa grave mancanza compiuta e dare seguito a tale delibera provvedendo alla nomina del Garante dei Diritti delle persone private di libertà personale del Comune di Taranto.