I genitori non credono alla tesi del suicidio. Vogliono che sia fatta chiarezza perché, a loro dire, appunto chiarezza non c’è. La morte di Damiano, dunque, stando ai familiari rimane avvolta nel mistero. Il 21 luglio, Damiano Palmisano, 29enne elettricista di Alberobello, uscì normalmente da casa. Non vi fece ritorno. Il suo corpo, un cappio al collo, venne trovato in un campo: impiccato a un albero. Non era una persona che potesse far pensare a intenti suicidi, sostengono genitori e fratello di Damiano. Ora, con un esposto alla procura della Repubblica, chiedono che sia fatta chiarezza perché, secondo loro, non ce n’è.