I beni, per un valore stimato di circa dieci milioni di euro, erano stati confiscati ad Ernesto Spezio in conclusione di un procedimento avviato nel 2011. Provvedimento legato, secondo l’accusa, alla sproporzione fra patrimonio reale e patrimonio dichiarato. Avverso quel decreto Spezio, con altre persone coinvolte, oppose ricorso quattro anni fa.
Così, il 29 luglio, è arrivata la decisione dei giudici di appello leccesi (sezione di Taranto): ricorso accolto, i beni tornano al ricorrente. Specificamente la questione riguarda, fra.l’altro, un albergo la cui costruzione è pressoché terminata, accanto al cimitero di Martina Franca.