L’autopsia ha fatto emergere che le le lesioni sono compatibili con l’arma usata. Dunque per il medico legale la coltellata è da ritenersi quella letale per Claudio Lasala, ucciso una settimana fa a Barletta.
Rimangono in carcere Ilyas Abid, 18 anni, e Michele Dibenedetto, 20 anni, i due accusati dell’omicidio del 24enne Claudio Lasala. Secondo il giudice per le indagini preliminari, scatenarsi al rifiuto di Lasala di pagare da bere a Dibenedetto ha rappresentato la scusa per fare emergere l’impulso criminale.
Se la giustizia è quella con cui devono fare i conti i due accusati,cciò che emerge dai social network nei loro riguardi è di enorme riprovazione. Anche con una terminologia molto pesante. Viene tracciato un quadro di grave degrado, da bulli sfaccendati che volevano (non i soli) imporre una supremazia microcriminale nel centro storico di Barletta, fra spaccio ed estorsioni di bevute al bar. Il profilo social network di uno dei due, il più piccolo, contiene anche le foto di quattro-cinque anni fa. Le foto di un bambino. Cosa diavolo sia cambiato, non dovrà essere forse solo oggetto di esame dell’apparato giudiziario ma, più in generale, di chi si occupa della crescita dei ragazzi.