Ieri il numero uno di facebook, Zuckerberg, ha detto che si farà carico degli errori fatti con il social network. Poteva ricordarselo prima, inizi subito. Uno dei danni, tra i peggiori, è questo: offendere, senza ritegno.
Di seguito alcui comunicati dei carabinieri:
I Carabinieri di Torchiarolo, a conclusione degli accertamenti hanno denunciato in stato di libertà R.D., che il 24 novembre 2017, facendo riferimento a uno sversamento di acque e vegetazione sul litorale di quella località marina “marina di Lendinuso” ha pubblicato sul proprio profilo Facebook, commento offensivo per il decoro ed il prestigio delle Istituzioni e dell’Arma dei Carabinieri, tacciandole, tra l’altro, di inerzia. Quanto lamentato era, invece, già stato oggetto di contestazione a cura dal locale comando di Polizia Municipale unitamente a personale dell’ARPA Puglia, i quali, al termine degli accertamenti, tuttora in corso, informeranno le Autorità competenti.
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I Carabinieri della Stazione di Tuturano hanno denunciato in stato di libertà una giovane coppia di agricoltori del luogo, per simulazione di reato e procurato allarme. I due avevano denunciato lo sversamento – ad opera di ignoti – di liquido infiammabile sulla porta di ingresso della loro abitazione rurale, sita in agro di Brindisi. I militari, però, dopo un accurato sopralluogo al fine di verificare tempi e modalità dell’evento per come era stato loro prospettato, hanno rilevato varie contraddizioni nel racconto della giovane coppia, che alla fine ha ammesso la paternità del gesto, finalizzato ad attirare l’attenzione delle Forze dell’Ordine nei loro confronti, asseritamente vittime in passato di furti in abitazione e nei campi da loro coltivati. Nella circostanza, sono state cautelativamente ritirate all’uomo le armi regolarmente detenute unitamente al porto di fucile per uso caccia.