Di Francesco Santoro:
Lievitano in modo impressionante gli attualmente positivi per 100mila abitanti (sono 929) e i contagi (+231,3 per cento), ma i dati della Puglia sui ricoveri restano tra i migliori del Paese. In area medica le ospedalizzazioni raggiungono il 12,4 per cento mentre la percentuale di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive è del 7,3 per cento. Tumultuosa la crescita dei casi in provincia di Brindisi: con 875 nuove infezioni ogni 100mila residenti supera Lecce (766), Bari (700), Barletta-Andria-Trani (642), Foggia (526) e Taranto, la meno colpita dal virus con un’incidenza di 405. È il quadro poco confortante che emerge dal report della Fondazione Gimbe sull’andamento settimanale dell’epidemia da Covid-19.
A livello nazionale, «nell’ultima settimana – afferma il presidente dell’organismo indipendente, Nino Cartabellotta – si è registrata un’esplosione di nuovi casi che volano oltre quota 810 mila, con un incremento del 153 per cento rispetto alla settimana precedente. Anche se l’impatto sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva viene “ammortizzato” dalle coperture vaccinali – prosegue Cartabellotta – di fatto l’enorme numero di casi, in crescita vertiginosa, sta portando ad una silenziosa e pericolosa congestione degli ospedali che, oltre a ridurre le capacità assistenziali verso pazienti non Covid-19 e a mettere a dura prova la resilienza di professionisti e operatori sanitari, rischia di mandare in tempi brevi diverse Regioni in zona arancione e nel medio periodo qualcuna in zona rossa».
Vaccinazioni
In relazione alla campagna di protezione dal coronavirus, stando all’analisi condotta dalla fondazione, l’80,8 per cento della popolazione pugliese è vaccinata con due dosi e il 3,8 per cento ha fatto solo un’iniezione. Il tasso di copertura delle terze dosi, invece, è del 71,6 per cento: valore in crescita e oltre la media nazionale. Complessivamente In talia, «al 5 gennaio (aggiornamento ore 7.06) sono state somministrate 20.977.634 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 380.166 somministrazioni al giorno- precisa Gimbe-. In base alla platea ufficiale (31.001.107), aggiornata al 22 dicembre, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è del 67,7 per cento con nette differenze regionali».
La situazione nel Belpaese e le critiche di Gimbe al governo
Il massimo esponente dell’organismo indipendente afferma che «le nuove misure definite ieri dal Consiglio dei ministri sono il frutto di compromessi politici, piuttosto che di una coraggiosa strategia di contrasto alla pandemia. Rappresentano un’ulteriore stratificazione di “pannicelli caldi” insufficienti e tardivi, privilegiando l’esasperazione della burocrazia per mettere tutti d’accordo e scommettendo per l’ennesima volta sulla resilienza di ospedali e professionisti sanitari, già allo stremo. Innanzitutto, l’obbligo vaccinale limitato agli over 50 (che al momento non prevede sanzioni) avrà un impatto non prevedibile visto che non è noto il numero degli esentati, ed il super green pass per i lavoratori over 50 sarà del tutto inefficace nel breve termine, perché entrerà in vigore il 15 febbraio- dichiara Cartabellotta-. In secondo luogo, le misure per la sicurezza nelle scuole sono insufficienti per evitare il ricorso alla dad e introducono regole complesse e difficili da applicare con i servizi di sanità pubblica già in sovraccarico».