La gamba sollevata per dimostrare che l’intervento all’anca è andato bene. Giuseppe Muscato, di Martina Franca, nelle scorse settimane è stato degente in una clinica di Forlì. Intervento eseguito perfettamente per l’applicazione di una protesi al titanio.
Senonché, nei giorni del ricovero, sottoposto a tampone è emerso che Giuseppe Muscato aveva contratto il corona virus. Molta sorpresa e pochi, pochissimi sintomi. Sufficienti però per il trasferimento nel reparto allestito per i contagiati, nel sotterraneo della clinica. Lì il paziente pugliese ha visto “intubati, gente con il casco dell’ossigeno in testa”. Anche qualcuno che è morto, fra le decine di occupanti di quel reparto, nelle stanze ma anche in corridoio. Un’esperienza orribile, “spaventosa. Chi la passa può capire cosa sia la paura vera. Mi ha salvato il vaccino: qualcuno non ce la fa neppure con il vaccino ma quasi sempre le conseguenze sono limitate rispetto alla mancanza di somministrazioni. Mi appello perché le persone si sottopongono alla vaccinazione e perché nessuno pensi che sia finita, con il corona virus. Le persone ricoverate, nelle condizioni in cui le ho viste io, ne sono testimonianza. Come e più dei dati numerici che ancora, ogni giorno, sono molto pesanti.”