Di Enrico Pellegrini:
La Corte di Appello di Lecce, in correzione di un errore relativo ad una sentenza di due mesi fa, ha accolto la richiesta della Provincia di Brindisi. La questione (processo per ipotesi di diffusione di polveri di carbone da carbonile e nastro trasportatore della centrale di Cerano nei terreni agricoli) verte su un’ipotesi di risarcimento da parte dell’Enel nei riguardi di quell’ente. Il procedimento, concluso con la sentenza di pene nei riguardi di persone con ruoli di responsabilità nell’ambito della centrale brindisina, era caratterizzato anche dalla richiesta di risarcimento da parte dell’amministrazione provinciale. Che chiedeva 500 milioni di euro.
Il risarcimento dovrà essere liquidato in separata sede. Enel Produzione peraltro ritiene che “la domanda risarcitoria della Provincia, in ogni caso, pur a seguito di detta ordinanza, risulta accolta in parte e solo genericamente. La quantificazione dei presunti danni, infatti, dovrà essere discussa in uno specifico giudizio civile” secondo quanto riporta La Gazzetta del Mezzogiorno. Inoltre “dal dispositivo della sentenza non emergeva alcun elemento da cui desumere che la stessa Corte nel febbraio avesse accolto la domanda risarcitoria della Provincia e che, pertanto, detto profilo sarà oggetto di ricorso davanti alla Corte di Cassazione” è scritto nel resoconto di quello stesso giornale.