La mancanza del numero legale in consiglio comunale ieri ha fermato il percorso del piano urbanistico generale a Martina Franca. Il programma messo su, praticamente per l’intero doppio mandato, dal sindaco, non è sfociato nell’adozione da parte dell’aula. Sarebbe stato il primo dei tre passaggi consiliari, gli altri due saranno inevitabilmente questione del prossimo (almeno del prossimo) consiglio comunale, quello che uscirà dalle elezioni amministrative.
Teoricamente il sindaco Franco Ancona ha la possibilità di riproporre al consiglio l’adozione del Pug. C’è tempo fino al 28 aprile, data in cui (secondo la comunicazione della prefettura di Taranto) sarà pubblicato il decreto di indizione dei comizi elettorali e da lì in poi il consiglio in carica potrà prendere solo provvedimenti indifferibili. Fra questi il Pug non c’è.
Il problema non è solo procedurale: è politico. Il consiglio comunale attuale non fa passare il Pug, la maggioranza non regge. A meno che non cambi qualcosa a brevissimo, il semaforo resterà rosso.
Per il 7 aprile è comvocata la conferenza dei capigruppo consiliari per valutare la fissazione della prossima seduta. Che non potrà essere di seconda convocazione (basterebbe un numero minore di consiglieri per renderla valida) perché ieri, bene o male, l’argomento è stato discusso. E la seconda convocazione, ai sensi del regolamento delle sedute consiliari, è per argomenti all’ordine del giorno non discussi in sede di prima convocazione.
C’è inoltre, e a questo punto soprattutto, da pensare alle elezioni comunali. Le coalizioni sono in ritardo, sempre dal punto di vista politico, per la scelta dei candidati alla carica di sindaco. Nel centrosinistra, dai sette nomi sul tavolo di qualche settimana fa, non è accaduto null’altro. Nel centrodestra la candidatura di Nicola Raguso una volta avanza, l’altra indietreggia e non è detto che il centrodestra sia una sola coalizione. Così come del resto va ora pesata la consistenza del centrosinistra mentre prova a crearsi uno schieramento centrista che vada, poi, a dialogare con gli altri.