Di Francesco Santoro:
Nei primi mesi del 2021 sono stati 349 gli eventi avversi, «tra attacchi, incidenti e violazioni della privacy», con un incremento del 47% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. È quanto emerge dal rapporto sulle minacce informatiche in Italia elaborato dall’Osservatorio cybersecurity di Exprivia, azienda pugliese leader nel settore. «A un anno dallo scoppio della pandemia che ha portato alla massiccia diffusione dello smart working e al ricorso sempre più frequente a servizi online, il cybercrime continua a colpire spesso utilizzando tecniche poco sofisticate- si legge in una nota-. Infatti, rimane il phishing-social engineering, con circa il 60% dei casi, quasi il doppio rispetto all’ultimo quarto del 2020, la tecnica più utilizzata e che colpisce in maniera particolare utenti distratti o con poca conoscenza delle modalità di adescamento tramite e-mail o social network».
Secondo Exprivia la percentuale degli attacchi è cresciuta del 56%, ma «il numero medio di incidenti andati a buon fine registra una flessione del 18% rispetto al trimestre precedente». Tra i settori maggiormente colpiti dai cyber-criminali figurano il software/hardware, con 98 eventi, e la finanza, «con 81 fenomeni segnalati». Inoltre, torna a crescere «l’interesse degli hacker per l’healthcare. A tutto ciò si aggiunge «un livello di criticità degli attacchi che va ben oltre il semplice danno economico o la violazione della privacy- precisa Exprivia-; sempre più spesso ci si trova di fronte, infatti, al concreto rischio di una paralisi del sistema colpito, che sia quello di produzione industriale o quello sanitario».