Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:
La particolare attività di prevenzione generale è stata svolta al fine di contrastare i furti in danno di mezzi pesanti e di autovetture nonché di altri reati predatori specie in danno di furgoni portavalori ed esercizi commerciali. Vi è stata pertanto la massima intensificazione dei servizi con finalità antirapina mediante l’effettuazione di mirati controlli preventivi della circolazione stradale e idonei posti di controllo a “cinturazione simultanea d’area” con pattuglie a “saturazione” del territorio al fine di monitorare anche le vie di accesso e di uscita per le principali arterie stradali.
L’attività espletata nella giornata di ieri ha portato, al controllo di 23 persone sottoposte agli arresti domiciliari e a misure di prevenzione, nonché di 46 automezzi, a bordo dei quali sono state identificate 71 persone. Sono state altresì eseguite 3 perquisizioni domiciliari e 2 personali.
Nel corso del servizio, i militari hanno:
– tratto in arresto in flagranza di reato per evasione, FERRANTE Oronzo 55enne di Fasano, sottoposto agli arresti domiciliari dal 26 febbraio 2018 per il reato di ricettazione commesso in provincia di Bari, a seguito del quale era adottato nei suoi confronti il provvedimento di fermo di indiziato di delitto. L’uomo, nella giornata di ieri, è stato sorpreso in piazza Saponaro senza autorizzazione, pertanto tratto in arresto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, è stato ricollocato agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Fasano;
– tratto in arresto in flagranza di reato SCHINO Vincenzo 35enne originario della provincia di Bari per violazione degli obblighi connessi alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno alla quale è sottoposto. L’uomo è stato fermato quale passeggero di un’autovettura unitamente ad altre due persone sulla SP 90 Torre Canne – Savelletri. All’atto del controllo ha declinato false generalità al fine di sottrarsi alle verifiche in relazione alla misura di prevenzione in espiazione. Gli approfonditi accertamenti hanno fatto emergere le esatte generalità del sorvegliato che nella circostanza è stato tratto in arresto, in violazione all’obbligo di soggiorno e denunciato per falsa attestazione a pubblico ufficiale sull’identità personale. L’arrestato, dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato condotto nella sua abitazione in provincia di Bari in regime di arresti domiciliari.
Nel medesimo contesto operativo, sono stati identificati e deferiti in stato di libertà, per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, i due accompagnatori dell’arrestato, V.V. 36enne e V.V. 35enne originari della provincia di Bari, entrambi con pregiudizi di polizia. Infatti nel corso della perquisizione del veicolo su cui viaggiavano è stata rinvenuta attrezzatura finalizzata alla forzatura delle serrature delle portiere di autovetture, sottoposta a sequestro.
– recuperato un’autovettura Fiat 500 di colore nero, oggetto di furto, denunciato lo stesso presso la Stazione CC di Locorotondo (BA).
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I Carabinieri della Stazione di Oria a conclusione degli accertamenti hanno tratto in arresto in quanto obbligatorio, un agricoltore di Oria per furto di energia elettrica, aggravato dalla violenza sulle cose e dall’utilizzo di mezzo fraudolento. L’attività è avvenuta in contrada “Mattere” di Oria dove insiste l’appezzamento di terreno rustico dell’agricoltore con annessa casa colonica. I militari con l’ausilio di personale tecnico dell’ENEL hanno accertato la presenza di un “by pass” a monte del contatore a cui era collegato l’impianto di illuminazione. In pratica era stato effettuato un allaccio diretto alla rete ENEL con un cavo da 2x10mm. quindi in tali condizioni l’energia prelevata non veniva registrata dal contatore. Risulta che il cavo ENEL sia stato danneggiato in maniera irreparabile. La presa abusiva è stata smantellata e messa in sicurezza. Il danno complessivo stimato è di 10.000€. L’agricoltore dopo l’espletamento delle formalità di rito su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato rimesso in libertà.
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I Carabinieri della Stazione di Pezze di Greco, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà C.F. 58enne, M.G. 54enne e M.H. 60enne, tutti di Ostuni. I tre dopo aver messo in vendita sulla piattaforma commerciale “subito.it” un obiettivo fotografico al prezzo di 450€, hanno riscosso la somma richiesta mediante bonifico bancario, senza poi spedire la merce all’acquirente, un operaio 35enne di Bologna che ha formalizzato la denuncia negli uffici della Stazione Carabinieri di Bologna–Bertalia.
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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, anche mediante la disamina delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza, hanno deferito in stato di libertà, per furto aggravato, L.M. 44enne e G.L. 39enne, entrambi di Maruggio (TA).
La coppia, all’interno di un supermercato di un centro commerciale di Brindisi, ha sottratto dai banchi di vendita vari prodotti alimentari, occultandoli nel passeggino del figlioletto, per poi essere fermati, dopo le barriere situate alle casse, dal personale addetto alla vigilanza interna e dai militari prontamente intervenuti. La refurtiva recuperata è stata contestualmente restituita al responsabile dell’esercizio.
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I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, a conclusione di attività di indagine scaturita dalla denuncia presentata da una bracciante agricola 37enne del luogo, hanno deferito stato libertà l’ex coniuge, 44enne per il reato di minaccia. Lo stesso, lo scorso 27 maggio 2018 ha minacciato la donna per dissidi scaturiti a seguito dell’interruzione della relazione sentimentale.
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I Carabinieri della Stazione di Ostuni, al termine di attività d’indagine scaturita dalla denuncia presentata da un operaio 46enne di Fasano, hanno deferito in stato di libertà l’ex coniuge 42enne ostunese, per minacce. La donna si è presentata sul posto di lavoro dell’ex marito, un’azienda della zona, minacciandolo in maniera veemente per ragioni correlate alla loro separazione. Il fatto è avvenuto alla presenza del titolare dell’azienda e dei colleghi di lavoro dell’uomo.
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I Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna hanno deferito in stato di libertà, per “inosservanza all’obbligo di ripetere la denuncia in caso di trasferimento dell’arma in luogo diverso da quello indicato in precedenza all’Autorità”, un artigiano 40enne del luogo. I militari nel corso di specifico controllo, hanno accertato l’omessa comunicazione obbligatoria della variazione del luogo di detenzione di un fucile Beretta calibro 12 di sua proprietà. L’arma è sottoposta a sequestro.
La norma in materia prevede che “chiunque detiene armi o parti di esse e/o munizioni deve farne denuncia all’Ufficio locale di Pubblica Sicurezza o, quando questo manchi, al locale Comando dell’Arma dei Carabinieri”, inoltre, la denuncia di detenzione deve essere ripresentata ogni qualvolta il possessore trasferisca l’arma in un luogo diverso da quello indicato nella precedente denuncia. Il detentore delle armi deve altresì assicurare che il luogo di custodia offra adeguate garanzie di sicurezza. La norme, prevedono, tra l’altro, che le armi siano custodite con le necessarie cautele, per impedire che soggetti minori o malintenzionati si impossessino agevolmente.