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Pil, scuola, Pnrr: la situazione della Puglia Svimez

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Di Martino Abbracciavento:

Nelle anticipazioni del Rapporto 2022 della Svimez emerge che nel Mezzogiorno circa 650mila alunni delle scuole primarie statali, il 79% del totale, non beneficiano di alcun servizio mensa, mentre nel Centro-Nord gli studenti senza mensa sono 700mila, il 46%. Non va meglio sul fronte palestre: 550mila alunni delle scuole primarie del Mezzogiorno, il 66%, non frequentano scuole dotate di una palestra, contro il 54% del Centro-Nord.

Nello stesso Rapporto 2022 viene sottolineata la necessità di: “utilizzare il Pnrr per colmare il divario di infrastrutture sociali, a partire dall’istruzione”.
Tra le regioni del Sud, solo la Puglia presenta una buona dotazione di palestre, mentre registrano un netto ritardo la Campania, dove si registrano 170mila allievi senza palestre, ovvero il 73% del totale), la Sicilia (81%), la Calabria (83%).
Lo studio rileva inoltre come quasi un minore meridionale su tre, nella fascia tra i 6 e i 17 anni, sia in sovrappeso, rispetto a un minore su cinque nel Centro-Nord. Per effetto delle carenze infrastrutturali solo il 18% degli alunni del Mezzogiorno accede al tempo pieno a scuola, rispetto al 48% del Centro-Nord. Gli allievi della scuola primaria, al Sud, frequentano mediamente quattro ore di scuola in meno a settimana rispetto a quelli del Centro-Nord. Considerando un ciclo scolastico intero (cinque anni), gli alunni di Molise e Sicilia perdono circa 1.000 ore, che corrisponde a circa il monte ore di un anno di scuola primaria.

Sempre nel Rapporto 2022, la Svimez rileva che nel 2022 il picco dell’inflazione dovrebbe interessare in maniera più marcata il Mezzogiorno: +8,4% contro il +7,8% nel Centro-Nord. E sempre al Sud si stima un più lento rientro sui livelli precedenti lo “shock Ucraina”.
Per il 2022 nel Mezzogiorno si prevede una crescita del Pil del 2,8%, ma si riapre la forbice Nord-Sud con la frenata di consumi e investimenti dovuti alla guerra: infatti per il Centro-Nord si prevede una crescita del 3,6% mentre il Pil italiano è stimato in crescita del 3,4%.


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