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Grottaglie: disabile 14enne rischia la spina dorsale, a tre giorni dall’inizio nella scuola ci sono ancora barriere architettoniche Lettera urgente dell'avvocato alla Provincia di Taranto

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Nel liceo “Moscati” di Grottaglie la campanella inizierà a suonare il 9 settembre. Lunedì. Fra tre giorni.

Tra i nuovi iscritti c’è una bambina di 14 anni i cui familiari, da mesi, avevano posto alle autorità il problema molto grave riguardante la studentessa. Un problema alla spina dorsale, con la frattura definitiva della colonna vertebrale scongiurata solo grazie ad una protesi ma, come si dice in casi del genere, si è ai livelli della carta velina. La bambina riesce a muoversi con la sedia a rotelle. Ogni movimento che non sia liscio come l’olio è un pericolo col rischio ulteriore che diventi irreparabile.

Le autorità sono a conoscenza della situazione. Il plesso scolastico, istituto superiore, è dunque di competenza dell’amministrazione provinciale di Taranto. Non è stato fatto nulla per eliminare le barriere architettoniche che mettono in pericolo la giovanissima studentessa. Dopo vari solleciti oggi è partita una lettera urgente, un documento corposo, destinataria l’amministrazione provinciale di Taranto alla quale sono aggiunti la scuola, il Comune di Grottaglie, l’Asl. Anche la prefettura è l’ufficio scolastico provinciale sono stati messi al corrente della situazione.

Dalla strada di accesso non perfettamente percorribile con la carrozzina al bagno che presenta un accesso proprio al limite delle dimensioni della carrozzina, tanto per fare degli esempi, i rischi sono lì. Irrisolti.

Leonardo Conserva e Maria Francesca Conserva, avvocati della famiglia, hanno quindi sollecitato, con la dettagliata missiva composta da decine di pagine, le autorità competenti a provvedere immediatamente alla soluzione del problema. Il tempo per farlo c’è stato, ora non ce n’è più ma l’intervento va effettuato, fosse pure a poche ore all’inizio dell’anno scolastico perché quella bambina ha il sacrosanto diritto di andare a scuola e di andarci in sicurezza come tutti gli altri. È imbarazzante anche doverlo ricordare.

Muovetevi.

 

 

 

 


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