Dopo circa dieci ore, cioè intorno alle sette e mezza di sera, è terminato l’interrogatorio di Giosuè Ruotolo. Il 26enne di Somma Vesuviana è unico indagato, a piede libero (e tale rimane dopo l’interrogatorio iniziato verso le dieci stamani) per il duplice assassinio della sera del 17 marzo scorso, quando nel parcheggio del palasport di Pordenone vennero uccisi Trifone Ragone, militare originario di Adelfia (commilitone e coinquilino, per un periodo, di Ruotolo) e la sua fidanzata Teresa Costanza, originaria di Agrigento.
Ruotolo ha respinto le accuse e ha risposto in maniera dettagliata a tutte le domande: ha detto di trovarsi nei pressi del palasport, quella sera. Ma di non entrarci niente con il duplice assassinio.
Nicodemo Gentile, legale dei Ragone, in giornata aveva detto a margine dell’interrogatorio, che l’assassino è una persona molto vicina a Trifone e ha ribadito un appello, chi sa parli.