Il piano antixylella è nel caos. Presentato nei giorni scorsi, sono partite le notifiche ai titolari degli alberi per l’eradicazione degli alberi. Circa tremila, in totale. Se nel leccese si tratta solo degli ulivi ammalati, nel brindisino bisogna buttare giù anche tutti quelli che sono nel raggio di cento metri dall’albero infetto. A Torchiarolo ieri, nell’incontro in municipio, indetto per illustrare le possibilità di rimborso per i coltivatori che non si oppongono alle eradivazioni, è invece esplosa la protesta degli coltivatori. Fra l’altro, c’è chi dice di avere ricevuto indicazioni sulla posizione degli alberi da abbattere, assolutamente sbagliate. Insomma, da una parte i coltivatori che non vogliono abbattere.
Dall’altra l’Unione europea. O si tagliano gli ulivi affetti da xylella e, più in generale, si rispetta il piano Silletti (dal nome del commissario per l’emergenza xylella) o sarà procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Ovvero, un intero settore rischia di venire privato della possibilità, ad esempio, di esportare. La Regione Puglia, dal canto suo, rischierebbe richieste di risarcimento a vari zeri.