Di seguito un comunicato diffuso dal consigliere regionale pugliese Ruggiero Mennea:
“Sulla questione discarica Bleu esaminato in V commissione, purtroppo, non c’è stata la chiarezza necessaria, che io mi aspettavo come rappresentante istituzionale di quel territorio, ma che soprattutto si aspettavano (e meritano) i cittadini. Non vi è alcuna certezza, ancora, sui livelli di inquinamento e se questi siano da mettere in relazione con la discarica. Ma i dati del registro tumori su Canosa sono tutt’altro che rassicuranti. Per questo chiedo che la commissione si riunisca, di nuovo, per audire i rappresentanti della Asl sulle presunte correlazioni tra inquinamento e tumori della zona”. E’ quanto dichiarato da Ruggiero Mennea, consigliere regionale Pd, a conclusione delle audizioni in V commissione sul tema “ampliamento della discarica Bleu Srl, collocata in contrada Tufarelle tra i Comuni di Canosa di Puglia e Minervino Murge”.
L’esponente del Pd, in commissione, ha detto di non essere affatto soddisfatto per l’esito delle audizioni svoltesi oggi. Tra gli altri sono intervenuti i sindaci di Minervino e Canosa, Maria Laura Mancini e Roberto Morra, il dirigente del settore Assetto del territorio della Provincia Bat, Vincenzo Guerra; il direttore generale dell’Arpa Puglia, Vito Bruno, e il direttore del dipartimento Bat, Giuseppe Gravina; il commissario dell’Agenzia rifiuti Puglia, Gianfranco Grandaliano, e l’assessore regionale all’Ambiente, Filippo Caracciolo.
“L’obiettivo della commissione – ha spiegato Mennea – era di evitare il diffondersi di false informazioni e dannose strumentalizzazioni e fornire una corretta informazione ai cittadini. Così non è stato, tranne per il fatto di aver chiarito che la sospensione dell’iter di autorizzazione è dovuto a un ricorso alla presidenza del Consiglio dei ministri. Ma, in cinque anni, non è stata ancora completata la procedura di indagine di area vasta a causa di un rimpallo di competenze tra chi debba eseguirla. E solo oggi il sindaco di Canosa ha dichiarato che tale fase è stata conclusa e ha richiesto la validazione dei dati”.
Mennea ha anche posto l’accento sul ritardo con cui sono state convocate le audizioni “rispetto – ha ricordato – a una richiesta da me depositata il 3 agosto e riscontrata solo dopo il rilascio dell’autorizzazione. Sarebbe stato utile discuterne prima dell’atto finale”.
In chiusura dei lavori ha rimarcato che “sulla possibile correlazione tra l’inquinamento presunto e i dati sui tumori nel territorio non è possibile assolutamente transigere, perché è una questione che attiene alla tutela della salute dei cittadini. Per questo chiedo una nuova audizione con Asl per approfondire la questione sanitaria. Ma su questa vicenda – ha concluso – nessuno può abbassare la guardia”.
L’Ufficio Stampa