“Eccoci arrivati alla battaglia finale, siamo io e lui, uno davanti all’altro e lo guardo in faccia. Capisco che è forte dell’energia con la quale l’ho nutrito in questi anni, mentre io sono ormai stanco. Ho deciso di trascorrere le feste lontano dai social, ma accanto alle persone per me più importanti. Però, ora che le feste sono finite, e con loro anche l’ultimo granello di forza che mi restava, ho deciso che non posso continuare a far prevalere il dolore fisico e la sofferenza su ciò che la sorte ha in serbo per me. Sarò indotto in coma farmacologico e terminerò così il mio percorso sperando di essere stato d’aiuto a molte persone”. Da oggi Giovanni Custodero, appunto, è in coma farmacologico. Per non soffrire. Una muriade di messaggi di solidarietà in queste ore in cui, ca ribadito, il portiere di calcio a 5 di Pezze di Greco è vivo. Il cancro è di tre anni fa, ora i dolori sono forti al punto che il coma farmacologico è la maniera per non sentirli. Ma la lotta con il sarcoma non è finita. Continua e il 27enne fasanese la deve continuare.