Lanciato l’ultimatum, gli autotrasportatori aspettano. Non abbassano la guardia. Anche oggi, davanti al varco imprese del siderurgico di Taranto, tir piazzati e ingressi ridotti al minimo indispensabile. Vogliono certezze entro domani a proposito dei quindici milioni di euro che avanzano dall’Ilva. Scaduto infruttuosamente il termine, sarebbe il blocco totale. E per l’Ilva sarebbero guai ulteriori. La fine, di fatto.
Per rendere chiara la situazione, arriva anche l’allarme delle aziende della filiera dell’acciaio. Continuando così non ci sarà materiale per la produzione, che inizia a scarseggiare. Insomma un danno letteralmente incalcolabile.
Ieri sera, nella riunione delle commissioni Industria e Ambiente del Senato, presentati vari emendamenti al decreto Ilva. Uno di questi emendamenti riguarda lo sblocco di fondi Fintecna, 156 milioni di euro. Ci sono anche delle attenzioni specifiche per le aziende dell’indotto.
Adesso però, nel giro di qualche ora, servono risposte serie, cioè soldi, né emendamenti né chiacchiere né promesse ma solo ed esclusivamente soldi, per gli autotrasportatori.