Bufera di puzza alla Regione Puglia.
La legge sulle emissioni odorigene è infatti il nuovo caso che agita la politica regionale. Il consigliere Epifani (Pd) aveva fatto passare in commissione Ambiente del consiglio regionale una proposta legata alle emissioni maleodoranti da parte di insediamenti produttivi. Lo ha fatto, Epifani (ha detto lui stesso) pensando ai produttori di olio. Ma non ha pensato, evidentemente, all’Ilva, ad esempio, Perché la norma regionale sulle emissioni maleodoranti è stata quella che ha dato il via anche alle indagini sul clamoroso caso-Ilva. Gli ambientalisti hanno detto chiaramente che la norma regionale non si tocca; il direttore generale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, ha detto la stessa cosa; Nichi Vendola, ha detto la stessa cosa. E l’ha detta pure Michele Emiliano, candidato presidente della Regione e segretario regionale Pd. Praticamente Emiliano ha fatto capire che chi dovesse far passare le variazioni alla legge verrebbe sbattuto fuori dal partito. Questo uno stralcio della nota diffusa da Emiliano: “chiunque dovesse violare questo indirizzo nelle votazioni future si porrà perciò stesso fuori dal Pd. Non so quale demone si sia impadronito della Regione Puglia che non solo ha dato vita alla peggiore legge elettorale della storia, ma è arrivata sino al punto che una commissione del consiglio regionale si permette di approvare la sospensione di una norma fondamentale per la tutela ambientale sulle emissioni”.