Tra interpretazioni delle norme, dibattito politico sempre più aspro e con il sindaco ormai quasi solo a difendere il suo lavoro riguardante il piano urbanistico generale di Martina Franca, oggi si è consumato un altro strappo. Il primo cittadino, in sede di conferenza dei capigruppo, aveva dato indicazione di provare domani oppure l’11 aprile, e non oltre, a riproporre il Pug al consiglio comunale. Riunitasi la commissione consiliare urbanistica per esaminare il piano urbanistico generale, i lavori sono stati aggiornati al 12 aprile. Cioè al giorno dopo fissato dal sindaco come termine per l’esame del consiglio comunale. Motivo dell’aggiornamento: attesa di chiarimenti riguardo al termine per approvare provvedimenti non indifferibili. È il 28 aprile, come chiarisce la legge (data di pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni: il prefetto ha specificato che è il 28 aprile) ma a Martina Franca sembrano non accorgersene.
La delusione crescente del primo cittadino rispetto a ciò che è il trattamento dell’ambito politico al lavoro svolto per anni dall’amministrazione comunale non lascia escludere decisioni a breve in merito al Pug. Il lavoro resta, comunque, per la città e specificamente per il consiglio comunale che uscirà dalle elezioni, ora non ci sono margini per procedere ora ed il sindaco è stato anche poco protetto in questa fase decisiva. Che è, fra l’altro, nell’imminemza delle elezioni ed il centrosinistra, ora più che mai, ha l’urgenza di definire una linea ed un candidato.