Dal sito decagna.com la descrizione tecnica dell’opera “Il sacrificio”, presentata in anteprima mondiale a Scorrano, alla festa di Santa Domenica (foto: Salvatore Marcucci):
La struttura luminosa ha come elemento principale una mastodontica Croce che segna l’entrata d’un lungo corridoio dall’andamento spigoloso. L’imponente simbolo Cristiano sembra quasi staccarsi dalla parete luminosa frontale tramite l’efficace effetto tridimensionale che garantisce l’impressionante sensazione che l’intera forma luminosa avanzi verso lo spettatore esortandolo ad entrare.
I due bracci della Croce appaiono come sospesi nel vuoto grazie ad un’ intricata ed ingegnosa struttura di pali lignei; questi ultimi mantengono in asse tutti gli elementi senza l’utilizzo di sostegni antiestetici sulla parte visibile del frontone.
Posti ai lati dell’entrata due porticati gotici sui quali si aprono due finestre con archi a tutto sesto dalle quali si delinea verso la parte superiore lo sfondo della parete a croce. L’intero emblema è segnato da un susseguirsi di rombi che si ripetono all’interno della facciata luminosa con una croce più piccola centrale i quali bracci tutti della stessa dimensione accolgono quattro gigli luminosi a cuore ed un rosone centrale con tre cerchi concentrici.
Il Cerchio fulcro dell’intera opera rappresenta la perfezione, l’armonia, tutto ciò che non ha inizio né fine, il ciclo perenne della vita e quindi richiama nella sua continuità il cielo e la spiritualità.
Proprio quest’ultimo è il concetto attorno al quale si sviluppa l’intera opera, un ritorno alla religiosità alla purezza dello spirito, all’umiltà dell’essere uomo. Nella società contemporanea infatti la gente ha modificato il suo essere interiore diventando parte d’un mondo arido legato solo a bisogni materiali pieni di necessità superflue. La vita frenetica piena di impegni costringe inoltre l’essere umano all’utilizzo quasi ossessivo di una tecnologia ormai viva che rende schiavo il suo stesso creatore. Il messaggio emerge chiaro anche dalle linee pulite e semplici, prive di ornamenti, dando un taglio netto con le tradizionali luminarie che si caratterizzavano invece per la ricerca di forme barocche sempre più sfarzose.
Oltre la Croce segnano il passaggio luminoso due alte spalliere realizzate con porticati ad arco posti a serpentina, alternati da esili colonne sormontate da mezzi rosoni floreali. Sullo sfondo della strada un’altra croce bidimensionale che richiama quella d’entrata a chiusura dell’intera realizzazione.
A livello simbolico lo spettatore attraversa la prima grande croce come dopo la nascita l’uomo accoglie Dio dentro di se grazie al Battesimo, il percorso tortuoso che la gente attraversa è sinonimo delle difficoltà che bisogna superare sulla strada della vita, lungo la quale solo “il Sacrificio” al quale tutti noi dobbiamo sottoporci per ritrovare noi stessi potrà guidarci verso la redenzione dello spirito.
DESCRIZIONE TECNICA DELLA STRUTTURA
L’opera realizzata con luminarie in legno e lampadine a led è composta nella parte iniziale da un frontone a croce tridimensionale alto complessivamente 29.70m e largo 20.20m
L’elemento 3D della croce è profondo 2.35 ed accoglie al suo interno una croce più piccola di 15.50m x 15.50m che racchiude tre cerchi concentrici rispettivamente di 5.60m, 3.80m e 1.40m.
Ai lati della croce due spalliere gotiche sormontate da finestre con archi a tutto sesto larghe 6.10m e alte 14.25m lasciano spazio al centro del frontone un varco verso la strada di 6.60m x 10.50m.
Le due spalliere laterali lunghe complessivamente 65m sono realizzate tramite 13 porticati da 4.30m e alti 9.50m posti a zig zag ed alternati a 12 colonne di 70cm x 13.30m di altezza con mezzi rosoni floreali.
A chiusura dell’intera installazione una croce 2D larga 10.40m e alta 16.30m.