Ai domiciliari Salvatore Ruggeri, ex senatore ed ex assessore regionale della Puglia. Anche Antonio Renna, ex sindaco di Alliste. Anche Mario Romano, ex consigliere regionale pugliese. Anche il 57enne Mario Pendinelli ed Antonio Greco, 49 anni, di Carpignano Salentino. Divieto di dimora per Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto. Divieto di svolgere l’attività professionale di medico per Elio Vito Quarta, 77enne di Carmiano. Divieto di svolgere l’attività professionale di commercialista per Giantommaso Zacheo, 50 anni, di Carpignano Salentino. Divieto di svolgere attività imprenditoriale per Fabio Marra, 55 anni, di Galatone. Chiesta la sospensione del direttore generale dell’Asl Lecce, Rodolfo Rollo.
Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:
Le fiamme gialle del Comando Provinciale di Lecce stanno eseguendo in queste ore alcune misure cautelare personali, emesse dal Giudice per le indagini preliminari di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce, nei confronti di 11 persone (cinque ai domiciliari, quattro all’obbligo di dimora, uno di divieto di dimora e un divieto di esercitare attività imprenditoriale), indagati per ipotesi di reato di corruzione, traffico di influenze illecite e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Sempre nell’ambito del medesimo contesto, si sta altresì procedendo alla notifica di ulteriori 10 informative di garanzia ad altrettanti soggetti coinvolti nelle condotte sopra indicate. Le indagini, svolte dai finanzieri della Compagnia di Otranto e coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce, sembrano aver disvelato un modus operandi grazie al quale il pubblico ufficiale indagato principale avrebbe posto in essere una serie di comportamenti ispirati non solo all’arricchimento personale, ma anche tesi ad assicurarsi e mantenere bacini di consenso elettorale attraverso una gestione personalistica di presidi di potere ormai consolidati in alcuni dei punti nevralgici della macchina amministrativa sia a livello provinciale, sia a livello regionale. Le condotte delineatesi durante lo sviluppo delle attività operative si sarebbero sostanziate nella promessa di posti di lavoro da parte di alcuni pubblici ufficiali, in cambio di plurime utilità, nel collocamento di persone di fiducia in posizioni strategiche di svariati Enti pubblici, nell’adozione di decisioni dell’indagato principale, ovvero di altre persone a lui vicine, che abbiano comportato nei confronti del medesimo un illecito profitto personale. L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, testimonia il perdurante impegno della Guardia di Finanza a presidio della sicurezza economico-finanziaria del Paese e nel contrasto delle condotte che impattano sul regolare funzionamento della Pubblica Amministrazione. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.