È stato assessore regionale, è attualmente consigliere regionale della Puglia. Soprattutto è uno dei più importanti scienziati del mondo in materia. Tanto per ricordare un esempio, l’epidemiologo avvertì di un pericolo planetario imminente: il corona virus. Le sue parole, dunque, hanno un significato ulteriore: quello della competenza. Per questo vanno prese in considerazione ulteriore.
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Di seguito un comunicato diffuso da Pier Luigi Lopalco, consigliere regionale della Puglia:
La Lega di Salvini, a cui tutto piace tranne che occuparsi della sicurezza dei cittadini, ha presentato al Senato un emendamento al decreto liste d’attesa per cancellare l’obbligo vaccinale per i minori di 16 anni e chiedere il non impedire l’ingresso a scuola dei bambini non immunizzati contro morbillo, rosolia, parotite e varicella. Vergognoso. Inoltre, nel presentare il suo emendamento, il senatore Borghi ha sostenuto che la legge sull’obbligo vaccinale non ha sortito alcun effetto positivo e che presenta elementi di incostituzionalità.
Due bugie in un unico comunicato che, francamente, mi sembrano troppe persino per uno navigato come lui.
La legge, al contrario di quanto sostiene la Lega, ha avuto i suoi effetti, eccome, e sono stati ampiamente documentati da studi dell’istituto Superiore di Sanità. Inoltre, la Corte Costituzionale, sollecitata dai no vax, si è espressa in maniera chiara sancendo l’aderenza della legge al dettato costituzionale. Niente scuse allora. Un tema tanto importante non può e non deve essere utilizzato come argomento da tifoserie. Non lo è. Né possiamo accettare che si metta in dubbio la fiducia nella ricerca per ottenere qualche titolo sui giornali, qualche like in più o maggiore consenso presso gli avversi ai vaccini. Ci auguriamo pertanto che l’emendamento non passi, per il bene dei nostri bambini e per la tutela della salute pubblica, e chiediamo a questo Governo di lanciare un segnale chiaro e di insistere con l’obbligo vaccinale. È l’unico modo per riportare l’Italia alla copertura necessaria a garantire il benessere di tutti, soprattutto dei più deboli.