Di seguito un comunicato diffuso dai responsabili del comparto sicurezza del sindacato Ugl, comunicato della cui forma e dei cui contenuti rispondono esclusivamente gli estensori e non questa redazione:
“Sono certo che la seconda sospensione consecutiva di Francesco Paolo Capone dalla carica di segretario generale dell’UGL, ordinata dal Tribunale di Roma, âsarà anche l’ultima perché non posso credere che avrà la faccia di bronzo da riproporsi in qualunque ulteriore contesto sindacaleâ, quantunque gli fosse ordinato di farlo”. A dichiararlo Danilo Scipio, Responsabile del Coordinamento Sicurezza UGL, organismo che ricomprendere le Federazioni Nazionali della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco. “La nuova ordinanza che sospende per l’ennesima volta la nomina a segretario generale dell’UGL di Capone, stavolta sospende anche la composizione della segreteria confederale e le destituzioni dei Consiglieri dissidenti – prosegue il sindacalista – ed oltre a rappresentare la vittoria della coerenza, della trasparenza e della legalità, Valori di cui il Coordinamento Sicurezza si è fatto sempre portabandiera insieme alla parte sana dell’UGL, condanna inesorabilmente le condotte spregiudicate di persone senza scrupoli e personaggi finiti sotto la lente d’ingrandimento della magistratura per aver munto all’inverosimile il sindacato, che hanno sempre tirato i fili dei propri burattini e lavorato nell’ombra per i propri interessi politici e personali”. “Capone dovrebbe sapere perfettamente che se tutto il Coordinamento Sicurezza ha deciso di recedere dalla Confederazione – conclude Scipio – lo fatto esclusivamente per salvaguardare le categorie dall’attenzione morbosa e maniacale che proprio i suoi sodali avevano rivolto alle risorse delle Federazioni, sia dal punto di vista economico che delle prerogative sindacali, oggetto di ulteriori denunce alla magistratura” .