Oggi il partito democratico, il cui segretario nazionale è pure presidente del Consiglio, affronta la questione meridionale. Direzione nazionale alle tre del pomeriggio. Il caso sud è scoppiato di nuovo (ma per chi ci vive non è stato neanche sorprendente) dopo la diffusione del rapporto Svimez, quello che parla di un meridione d’Italia andato peggio della Grecia, negli ultimi quindici anni. Un gruppo di parlamentari dei gruppi Pd, primo firmatario il pugliese Dario Ginefra, ha proposto con una petizione che il partito democratico svolgesse una riunione monotematica e straordinaria della direzione nazionale. E Renzi l’ha indetta per oggi. Ci saranno i governatori delle regioni meridionali i quali, incidentalmente, fanno tutti capo al centrosinistra e nella fattispecie al partito democratico. Uno di loro, Michele Emiliano, è anche segretario del Pd pugliese. Proprio Emiliano, a proposito del rapporto Svimez, aveva detto: senza la soluzione del caso sud, l’Italia non va da nessuna parte. Oggi Renzi nella sua veste di capo del governo può presentare un provvedimento strategico importantissimo, per il meridione e per l’Italia intera: l’infrastrutturazione da 12 miliardi di euro per l’intero Paese, per la banda ultralarga (Puglia, investimento da 750 milioni). Ma nel mare di problemi, pure essendo ben più di una goccia, è ancora molto poco, naturalmente.