“Un dolore senza fine sta colpendo la Puglia e l’Italia” dice Michele Emiliano, governatore pugliese.
Giuseppe Conte a Bologna e Foggia oggi, nel day after. Le due disastrose vicende di ieri richiedono un’attenzione particolare delle istituzioni. In prefettura a Foggia, con il premier, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Quella in Puglia è stata una strage di braccianti africani. Dodici morti. L’altro vicepremier Luigi Di Maio dice della necessità di approfondire da subito e con rigore i controlli anticaporalato.
Si pensi che di recente, qualcuno fra i nuovi alla guida del Paese avrebbe voluto eliminare la legge contro il caporalato. Che invece va ulteriormente aggravata per chi è responsabile della turpe pratica nei confronti di braccianti, italiani o stranieri che siano.
Ai cittadini che fanno gli schizzinosi nei confronti dei migranti, in particolare quando li chiamano negri (viene da pensare a quel Vittorio Feltri autore di uno scritto spregevole nei confronti di pugliesi e.migranti): quando andate a comprare la passata di pomodoro al supermercato o qualsiasi prodotto agricolo, in offerta e al prezzo più basso, pensateci un secondo solo, quale prezzo abbia pagato chi quel pomodoro ha raccolto. Magari il prezzo della vita.
Domani sciopero dei braccianti africani nel foggiano e corteo da San Severo alla prefettura di Foggia. La cosa migliore. Parteciperà nel capoluogo dauno Michele Placido che si appella ai colleghi perché a loro volta si uniscano alla manifestazione.
(foto home page: fonte tweet di Michele Emiliano)
