Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:
Approvate le Linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico per l’a.s. 2025/26 e programmazione dell’offerta formativa per il triennio scolastico 2025/26, 2026/27 e 2027/28. “Un obiettivo raggiunto, spiega l’assessore Sebastiano Leo, che è come sempre il frutto di un lavoro di dialogo e confronto con i sindacati e la parti, avviando l’iter del procedimento. Con le Linee di indirizzo si dettano i criteri per definire l’assetto della rete scolastica regionale per il successivo anno scolastico e per programmare l’offerta formativa del successivo triennio e si stabilisce l’iter procedimentale. In particolare – spiega l’assessore – per quanto riguarda l’assetto, le istituzioni scolastiche regionali dovranno essere riorganizzate al fine di consentirne la riduzione di 18 unità prevista dal ministero.” E’ stato Infatti stabilito i con il decreto n. 127 del 30/06/2023 che il numero di sedi scolastiche attivabili in Puglia 2025/26 è pari a 565, corrispondenti ad un ugual numero di autonomie scolastiche con un dirigente scolastico e un direttore dei servizi generali ed amministrativi. Pertanto, rispetto alle 583 istituzioni scolastiche attualmente attive in Puglia, per l’a.s. 2025/26 sono previste in totale 565 autonomie con un posto di dirigente scolastico e direttore dei servizi generali e amministrativi con contratto stabile, ovvero 18 istituzioni scolastiche in meno rispetto alle attuali.
“I nostri criteri, sottolinea l’assessore Leo, consentono, per quanto riguarda l’offerta formativa, la promozione da parte del territorio di una strategia unitaria di sviluppo, consolidando il dialogo tra enti locali, istituzioni scolastiche e formative e partenariato istituzionale e sociale, anche attraverso iniziative e occasioni d’incontro coordinate dalla Regione. In tal modo, le scuole regionali potranno potenziare la continuità educativa e l’orientamento, al fine di contrastare la dispersione scolastica e garantire un approccio integrato all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, e innalzare il livello qualitativo dell’offerta formativa, per migliorare le competenze degli studenti in un mercato del lavoro sempre più competitivo e in evoluzione.”
Il procedimento previsto è partecipato, in quanto coinvolge il territorio e permette di condividere dati, strumenti e metodi, al fine di favorire una governance dell’istruzione partecipata e trasparente. In particolare, si prevede che entro il 20 settembre siano svolti incontri territoriali finalizzati alla concertazione, alla definizione di ipotesi di assetto e a chiarire le necessità del mondo produttivo e imprenditoriale locale. Entro l’11 ottobre, quindi, le istituzioni scolastiche e tutti gli enti interessati potranno presentare le proposte e, dopo l’approvazione dei piani provinciali e il parere dell’Ufficio scolastico regionale, la Regione approverà il Piano entro il 30 novembre, come previsto dalla legge nazionale.