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Margherita di Savoia: furti in abitazioni, una delle due arrestate deve scontare 18 anni di carcere per cumulo di pene L'altra deve rispondere del tentativo

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Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

Nella tarda mattinata di giovedì scorso i Carabinieri della Stazione di Margherita di Savoia hanno arrestato in flagranza del reato di tentato furto in abitazione due donne, nomadi senza fissa dimora, di 26 e 34 anni.
I militari, allertati da alcuni cittadini che avevano notato le due donne accedere con fare sospetto in un condominio di via Barletta a Margherita di Savoia, sono immediatamente intervenuti proprio subito dopo che le due avevano tentato di forzare le porte di ingresso di due abitazioni, con all’interno persone anziane.
Una volta bloccate nella palazzina, le due donne sono state trovate in possesso di un grosso cacciavite e di un strumento in plastica verosimilmente utilizzato per agevolare l’apertura delle porte. Entrambe sono state accompagnate negli uffici della Compagnia Carabinieri di Cerignola per gli accertamenti volti alla loro compiuta identificazione. È quindi così emerso che le stesse erano già note alle forze di polizia per analoghe vicende penali.
Dichiarate in arresto per tentato furto in abitazione, dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono state associate alla casa circondariale di Foggia in attesa della udienza di convalida dell’arresto. Dagli accertamenti dei Carabinieri è emerso anche che una delle due arrestate, la 34enne, in passato aveva fornito alle forze dell’ordine numerosi diversi alias e che con uno di essi era ricercata da oltre un anno perché destinataria di un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Brindisi il 19 novembre 2018, per espiare una pena di addirittura 18 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per unificazione di pene concorrenti per reati contro il patrimonio. Il provvedimento è stato eseguito dagli stessi Carabinieri di Margherita di Savoia direttamente in carcere, dove la donna era stata ristretta dopo l’arresto in flagranza.
Ancora una volta si è rivelata determinante la collaborazione dei cittadini, che con le loro segnalazioni hanno permesso ai Carabinieri di intervenire tempestivamente e di assicurare alla giustizia le due donne, una delle quali ricercata da tempo.


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