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Baia dei Campi, la Regione Puglia delibera un’altra volta la messa in vendita Il megaimpianto turistico in abbandono si trova nel territorio di Vieste

FOTO Centro Baia dei Campi 2

Di Nino Sangerardi:

Al primo avviso di messa in vendita non ha risposto nessuno. Pertanto la Giunta regionale pugliese decide di riaprire il bando per la cessione del mega impianto turistico Baia dei Campi(Vieste).

Base d’asta pari a 9,4 milioni di euro fissata dall’Agenzia delle Entrate di Foggia.

Le offerte segrete in aumento devono essere presentate agli Uffici regionali entro il 10 dicembre prossimo.

Nel frattempo Italscavi spa di Campobasso(aggiudicataria della gara per la costruzione di fabbricati e infrastrutture),vista la sentenza della IV sezione civile del tribunale di Bari,è creditrice della Regione Puglia di euro 5.548.560,16. Il dispositivo del Giudice notificato il 30 luglio 2015.

Dopo 120 giorni la Regione non paga, e quindi Italscavi invia precetto di 5.550.292,07 euro. Risposta dei vertici politici regionali?Nessuna. Ecco il pignoramento della somma presso il Banco di Napoli, tesoriere della Regione.

Presidente e giunta regionale impugnano la sentenza,tramite l’avvocato esterno Mario Spinelli. L’esecuzione del sequestro di pubblico denaro viene provvisoriamente bloccata dalla Corte d’Appello barese. A tutt’oggi si è in attesa del pronunciamento finale dei Giudici.

La lite giudiziaria ha per oggetto il Centro direzionale Baia dei Campi. Struttura ideata nell’anno 1984 dalla Regione,insieme al Centro previsto per Otranto, quale punto strategico per lo sviluppo integrato del turismo in Puglia.

Inizio lavori a metà 1988. Affidati a Italscavi spa e Icamar srl e Trisciuglio srl(Fg) e Giannotta Leonardo Cannole(Le) e Diemme Costruzioni Otranto.

L’altalena dei finanziamenti parte con 23 miliardi di lire della Regione e 38,86 elargiti dallo Stato, mentre il Ministero del Bilancio ne revoca 19.

Tra manufatti aggiuntivi e varianti l’importo complessivo presunto è di 95 miliardi di lire,di cui 45 per Baia dei Campi. Qui il progetto dell’arch. Paolo Portoghesi immagina un albergo di 360 posti letto,piscina olimpionica,campi tennis,ristoranti,sala congressi,pista da ballo.

Nel 1999 la Commissione di collaudo firma il certificato con riserva. Si inaugura così la diatriba amministrativa fra Assessorato lavori pubblici della Regione e Italscavi spa, in merito a documenti mancanti e ripristino infrastrutture realizzate in difformità.

Passano gli anni segnati da operazioni peritali, consulenti di parte,espropri e fornitura arredi,superfici ammalorate,udienze e decreti ingiuntivi,sentenza della Corte di Cassazione,Capo Gabinetto e avvocato coordinatore regionale,tentativi di conciliazione. Soprattutto “…abbandono e degrado del cespite”: vale a dire l’immobile costruito in agro Baia dei Campi.

Dentro l’elenco delle ottantuno opere pubbliche incompiute pugliesi,stilato dal Ministero delle Infrastrutture per l’anno 2016, spiccano sia il Centro turistico di Baia dei Campi sia quello di Otranto(laghi Alimini).

FOTO Centro Baia dei Campi 2


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