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Martina Franca: omicidio Aquaro, il fermo di Angelo Semeraro non chiude il cerchio Una storia ancora da ricostruire. La conferenza stampa e le varie cose non dette da inquirenti e investigatori, per tutelare il percorso dell'indagine

martino aquaro

A conclusione della giornata, la conferenza stampa in commissariato di polizia a Martina Franca. Ci sono il procuratore capo di Taranto con il pubblico ministero, il questore tarantino, il commissario martinese e gli uomini che in 24 ore hanno fermato il presunto assassino. Confesso. Ma fino a sentenza definitiva, innocente, com’è noto.

Dunque, Angelo Semeraro ha ammazzato Martino Aquaro (foto home page), secondo le risultanze investigative. Il 33enne ha accoltellato il 69enne e lo ha anche bastonato con varie botte di scopa, fino a rompere il bastone della scopa stessa, ciò accaduto nella rimessa dell’abitazione estiva, alla periferia di Martina Franca, di Aquaro.

Poi, quando si entra nello specifico delle domande, se si sia trattato di furto o meno, o se i due si conoscessero o meno, grazie e arrivederci. La conferenza stampa finisce. Questo perché investigatori e inquirenti l’hanno fatta soprattutto per dire alla comunità di aver saputo risolvere un caso in una giornata (partendo dalle immagini di una videocamera non lontana dal luogo del delitto). E questo è innegabile.

Ma cosa sia accaduto realmente, e perché, è ancora nella fase di indagine, di una storia che dopo la conferenza stampa di procuratore e questore, si intuisce, va ancora scritta. Furto all’origine dell’omicidio? Sì, probabilmente. E l’alternativa a tale probabile ipotesi? Niente risposta. I due si conoscevano? Questo dato non può essere fornito.

Ecco, allora, una storia alternativa. Ipotetica. La scriviamo noi. O forse l’ha scritta, con la sua deposizione (lunga: presente il suo legale Luigi Palmieri) anche il presunto assassino. I due si conoscevano per chissà quale motivo, i rapporti non funzionavano per chissà quale motivo, non necessariamente economico, e Semeraro in uno scatto di furia ha ammazzato, di sabato pomeriggio, Martino Aquaro, in casa sua. Tranquilli: inquirenti e investigatori non hanno parlato. Hanno tutelato l’indagine. E hanno fatto una conferenza stampa in cui, solo apparentemente, non parlando non hanno detto cose. Ne hanno dette, forse, parecchie.

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