L’ultimo treno della sera verso sud da Milano alle 23,20. Preso d’assalto come altri convogli delle ore precedenti, da parte di gente che ha lasciato la Lombardia prima dell’entrata in vigore del decreto. Anche persone senza biglietto, disposte alla sanzione pur di andarsene. C’è anche chi si è allontanato in macchina dalla regione. Questo perché è circolata, in serata, una bozza del decreto. Naturalmente, dagli al giornalista che l’ha avuta. Ma che ha solo fatto (e lo ha fatto bene) il suo dovere: informare. Occorreva maggiore tempestività dalla comunicazione istituzionale. All’atto pratico, prettamente al sud, arrivano persone da una zona gravata da contagi. Per non esserci (tutto in regola, sia chiaro) al momento dell’entrata in vigore delle disposizioni più rigorose, lì dove erano fino a qualche ora fa. Peraltro, anche in Puglia il sabato sera è stato caratterizzato da locali pubblici, in vari casi, pieni di gente, per esempio a ballare (vari altri accusano pesanti cali). Le raccomandazioni non sono state prese in particolare considerazione: inutile non andare a scuola e poi essere presenti in altri tipi di assembramenti. Ecco allora le norme più restrittive, nel decreto della scorsa notte: valide per tutta Italia.
Conferenza stampa di Giuseppe Conte alle tre di notte, dopo la firma del nuovo provvedimento. In formato pdf il testo del decreto firmato dal presidente del Consiglio e dal ministro della Salute, Roberto Speranza:
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