Francesco Tedesco ha detto una verità processuale nuova. Il carabiniere brindisino, in udienza, tiene una deposizione che si prospettava clamorosa. E tale è stata. Fra gli imputati per omicidio preterintenzionale, Tedesco ha apertamente accusato due commilitoni, Di Bernardo e D’Alessandro, dei maltrattamenti a Stefano Cucchi, tali da portare (secondo l’accusa) alla morte del geometra romano.
Tedesco ha chiesto scusa alla famiglia Cucchi e ha raccontato momenti specifici della prigionia di Stefano Cucchi, ad esempio colpito con un calcio di punta da parte di un carabiniere che è fra gli imputati, Di Bernardo. L’altro carabiniere, D’Alessandro, a Cucchi ha dato un calcio in faccia, dopo la caduta in terra del detenuto a causa della prima pedata. Questo, secondo la deposizione.
Francesco Tedesco ha parlato di documenti spariti, di minacce subite.
Ilaria Cucchi dice che è il processo giusto. È come se un velo si fosse rotto.
Il comandante dell’Arma dei carabinieri, Nistri, in una lettera ad Ilaria Cucchi esprime la prospettiva della costituzione di parte civile dei carabinieri.
Il pm Musarò è salentino di Squinzano. Un pugliese che è impegnato in prima linea per accertare la verità nel caso Cucchi. L’Espresso lo ha definito “il magistrato che ha svelato la partita truccata”.