La finale dei play off di legapro prima divisione, l’anno scorso, mise Lecce in piena luce a livello nazionale. Purtroppo. Incidenti dopo la finale persa al “Via del mare” contro il Carpi. Ci furono dei fermi, nei confronti di quegli individui che sfasciarono tutto quello che capitava a tiro, provando a prendersela anche e soprattutto con le persone. Indimenticabile, in negativo, la scena di un individuo che voleva scendere negli spogliatoi e si prese a calci con un vigilante il quale, in quei frangenti, divenne l’eroe di chi avrebbe respinto con tutte le sue forze quegli attegiamenti violenti.
Bene: dopo quella giornataccia, le indagini e il processo. E oggi il pubblico ministero, a Lecce, ha chiesto le condanne per nove ultrà del Lecce: si va da un anno a quattro anni e due mesi. Non c’è solo Genny ‘a carogna o Speziale o Daniele De Santis, a rendere raccapricciante un certo approccio con il calcio. Lo Stato, cioè tutti noi, anche con la giustizia, deve rimettere le cose a posto.