Trecentonovantanove migranti a Taranto, condotti nella città ionica da una nave della Marina irlandese. Nei giorni scorsi sono stati seimila circa, nel giro di quarantotto ore, quelli salvati nell’ambito di un’operazione internazionale nel Mediterraneo, fra unità britanniche, irlandesi, tedesche, oltre che italiane naturalmente. Anche la città pugliese, dunque, destinazione dei migranti salvati, a bordo della nave militare irlandese Le Eithne. Taranto, peraltro, solo come città di attracco, prima del trasferimento altrove, stando a fonti di informazione. Centotrenta migranti, secondo il piano disposto dalla prefettura, vengono ospitati a Martina Franca, parco Ortolini. A Brindisi domani sbarcheranno 260 migranti, tratti in salvo al largo della Libia da una nave svedese. Nel pomeriggio si è svolto un vertice operativo in prefettura nella città adriatica per organizzare l’accoglienza.
Quello sull’emergenza-migranti è diventato un dibattito montante, con polemiche piuttosto crescenti, in ambito nazionale ed europeo. Di ieri, la presa di posizione del governatore della Lombardia, Roberto Maroni: ai Comuni che ospitano migranti, niente contributi.
Poi, arriva il calcio e il destino, a dare anche una nota di grottesco alla discutibilissima presa di posizione di Maroni e, in generale, dei legisti. Dunque, a Debrecen, Ungheria, si svolgeranno da metà mese i campionati europei di calcio delle comunità nazionali che chiedono il riconoscimento. C’è anche la Padania. Oggi il sorteggio dei gironi: e ai padani sono capitati l’Abkhazia, l’Isola Man e i rom. Che beffa per Salvini e Maroni. Sai se perdono, poi.