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Tares: lo avevamo detto. Fra cartelle annullate, conto falso, un sindaco che non risponde da un anno e mezzo Il provvedimento della commissione tributaria provinciale di Lecce, il caso di Martina Franca

tares 2013

Suona sempre particolarmente sgradevole, dire (figurarsi sentirselo dire) “lo avevamo detto”. Stavolta, però, è inevitabile. Le recentissime sentenze della commissione tributaria provinciale di Lecce in materia di Tares/Tari e in materia di titolarità della firma delle cartelle esattoriali, arrivano dopo che, in particolare per la questione Tares, da un anno e mezzo questo sito va dicendo che non va. La commissione tributaria di Lecce ha messo fuori causa una cartella Tares, primo caso in Italia. Quel tributo è stato poi sostituito dalla Tari ma, nei contenuti, è la stessa cosa.

Questo giornale online iniziò a occuparsi della Tares in merito alla situazione di un Comune pugliese, Martina Franca. Non quadrava niente e continua a non quadrare. Con un’aggravante, rispetto alla “semplice” emissione delle cartelle esattoriali: noi riteniamo che il conto Tares del Comune di Martina Franca sia basato su conti falsi. Chiediamo conto di ciò al sindaco di Martina Franca, da ormai 593 giorni oggi. Il sindaco di Martina Franca, da 593 giorni, non risponde. Nella pagina di Martina Franca di questo giornale online è attivo un contatore, che noi non fermeremo mai, fin quando dal sindaco attualmente in carica non arriverà una risposta. Nell’archivio di questo giornale online c’è una miriade di articoli scritti, a proposito della Tares, del conto falso, delle cose che non quadrano.

Un conto falso, cartelle esattoriali che forse sono pure passibili di annullamento, ma come diavolo è stata gestita la Tares? Come e perché, sono stati chiesti tanti soldi ai cittadini? Una risposta è doverosa. Quel sindaco non lo farà. Ma sa che una risposta è doverosa. E questo, per lui, è ancora più grave.

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8 Comments

    1. Grazie per il suo intervento. Le basterà attingere dall’archivio del notiziario, è sufficiente cercare attraverso la parola tares e troverà numerosi articoli al riguardo, nonché cliccare sul contatore che si trova nella pagina di Martina Franca, a proposito di una domanda rivolta al sindaco. Lì troverà documenti piuttosto chiari. Grazie ancora. (agostino quero)

  1. Non solo la Tares è stata gestita male, ma anche la Tarsu, oggi anche la Tari. Meglio, quello che le tre tasse hanno in comune: il costo del servizio rifiuti. E già, proprio il costo del servizio rifiuti. Purtroppo, il commissario straordinario (non so sulla base di quali capacità!!!) Calvosa, anzichè affrontare di petto ( a favore della collettività martinese) la questione appalto rifiuti in proroga, a ruota libera, meglio a costi liberi, dal 2003 (ed anche le amministrazioni di centro destra hanno grosse, anzi grossissime resposnabilità!!! amministrazioni Conserva e Palazzo ed assessori all’ambiente, oltre ai rispettivi dirigenti anche pluripagati e pluripremiati), affidò l’incarico di redigere il piano industriale ad un ex chiacchierato dirigente del comune di Martina che pensò bene di copiarlo da quello di un altro comune. Risultato: soldi pagati all’ex dirigente, tempo perso e proroga continua del vecchio contratto di appalto. L’attuale sindaco conosceva bene la situazione ed al suo insediamento, anziche avviare la gara, pensò bene di procedere alla proroga del vecchio contratto scaduto. Se non erro, i revisori dei conti nelle loro relazioni e pareri, hanno sempre sostenuto che il costo era in linea con il trend storico, così come le entrate necessarie alla copertura del costo servizio rifiuti, salvo l’intera copertura rispetto a quella parziale della Tarsu. Bene! Confrontare i dati con quelli del passato è impreciso, anzi è un grave errore. Infatti, oggi si parla di costi standard. Perchè? In generale, perchè il passato è inquinato da situazioni poco chiare. Nello specifico (comune di Martina), perchè il costo dichiarato nei PEF redatti dalla società che gestisce il servizio è oggettivamente falso come ampiamente dimostrato dagli ammortamenti ballerini, dal numero dei dipendenti, dal consumo a chilometro dei motocarrelli APE, dalla lettura di bilanci della società. Nelle cronache sportive, poi, si legge che l’attuale società che gestisce in proroga il servizio rifiuti nel comune di Martina, se non erro, detiene la maggioranza nella squadra del Matera calcio e si accingerebbe a rilevare il Parma calcio. A me sono sorti tanti dubbi in proposito. Proprio non mi quadra nulla!!! Dimenticavo. Tornando allo straordinario commissario Calvosa: la gara della riscossione fu svolta celermente. Sì, perchè dietro c’era la Merico ed aveva tutto l’interesse a concluderla prima che si insediasse la nuova amministrazione. Anzi, con la situazione dell’eccessivo costo dei rifiuti, era necessario riscuotere piu Tarsu-Tares-Tari, con enormi vantaggi anche per il concessionario della riscossione. Questo vuol dire che quello che si voleva fare, si faceva. La gara per il servizio rifiuti non si voleva fare!!! Oggi ne paghiamo le conseguenze!!!

  2. Rileggendo il vostro articolo precedente si apprende che uno dei motivi per cui è stata annullata la cartella riguarda la firma della stessa da parte di un funzionario non dirigente laddove, sempre secondo il vostro articolo, soltanto un dirigente per concorso può firmare gli avvisi di accertamento o conferire le deleghe per le firme. Per il comune di Martina, almeno da questo punto di vista, i problemi potrebbero venire dagli avvisi o dalla deleghe firmate nel periodo in cui dirigente di ragioneria è stato uno dei 5/6 dirigenti nominati dal sindaco Palazzo in diversi settori senza passare per un concorso (era il periodo in cui venne nominato dirigente uno che come lavoro ha la gestione di una pompa di benzina). Vorrà dire che per problemi di firma saranno giudicati nulli gli avvisi emessi in quel periodo che andranno ad allargare il buco creato dal fallimento di Tributi Italia per il quale, stando alle parole pronunciate dal sindaco Ancona nel corso dell’ultimo forum, il comune di Martina è stato ammesso al fallimento ( il che non significa che incasserà) per 500.000 euro a fronte dei circa 3.000.000 non più riscossi. E pensare che il passaggio dalla Ipe a tributi Italia avvenne a Martina quando già Tributi Italia non stava riversando ad altri comuni.

    1. Grazie per il suo intervento. Quello da lei segnalato è un problema concreto. Non l’unico e non il più grave, perché anche successivamente ci sono stati, con il sindaco in carica, conferimenti del genere. Successivi anche a quel decreto “salvaRoma” che origina un po’tutto, in merito alla necessità di avvalersi per simili funzioni di responsabilità, di dirigenti esclusivamente nominati a seguito di concorso. (agostino quero)

  3. Forse, l’attuale sindaco nel settore ragioneria ha nominato, fino all’assunzione dell’attuale dirigente, sempre dirigenti di altre amministrazioni che, comunque, ricoprivano e ricoprono quel ruolo da dirigente in virtù di un concorso a suo tempo vinto. Non conoscendo la legge ritengo, tuttavia, che gli atti a firma di questi dirigenti dovrebbero essere salvi. Perchè, se così non fosse, riguardando tale problema anche Equitalia e le agenzie delle entrate oltre che tutte le amministrazioni pubbliche, si farebbe prima a contare in Italia gli atti validi piuttosto che quelli nulli se si dovessero ritenere nulli anche gli atti compiuti dai dirigenti a scavalco.

    1. Grazie per il suo intervento. Nessuno ha parlato specificamente del settore ragioneria. Stiamo facendo verifiche e in caso di riscontri, parleremo certamente della vicenda in modo dettagliato. (agostino quero)

  4. Serve chiarire un pochino le idee. Per i dirigenti nominati dal Sindaco Palazzo non ci sono problemi di legittimità, perché nominati in base all’art. 110 del 267/2000, quindi abilitati a svolgere tutte le funzioni dirigenziali. Invece il Sindaco Ancona ha nominato una dirigente, sempre in base al predetto articolo, ma modificato dal decreto ” salva Roma ” del 2014, modifica che impone il concorso pubblico, pena la nullità degli atti, atti di valenza economica rilevante se pensiamo ai finanziamenti erogati dalla Regione Puglia per i ” Piani di zona” che ne potrebbe eccepire la regolarità e la conseguente restituzione, restituzione che porterebbe di sicuro a un dissesto finanziario per le casse comunali. Sindaco ed Assessore delegato, allertati in merito da più parti, hanno scelto la strada del silenzio, a cui ormai si ricorre come prassi per risposte che non ci sono e favorire l’amico di turno. Bene l’amicizia, ma il bene della comunità martinese dove lo colloca il nostro Sindaco?
    Caro Direttore, e’ bene chiarire anche che la Dirigente Merico ( vedi curriculum ) non ha mai vinto un concorso, ma fu nominata Dirigente da Funzionario che era, grazie ad un regolamento interno adottato dall’Amministrazione di San Giorgio Jonico: solo una semplice promozione sul campo politico.

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