Una ventina di imprese edili. Create “al solo scopo di frodare l’erario” e intestate, proprio per lo scopo, a prestanome nullatenenti. Questa l’essenza dell’accusa formulata, su indagine della procura di Matera, nei confronti di oltre 130 persone fra Puglia e Basilicata. Si ipotizza “un vorticoso giro di fatture false di oltre otto milioni di euro” con evasione di imposte dirette e Iva per complessivi quattro milioni e mezzo di euro circa.