Di seguito un comunicato diffuso da Silvestro Solito, presidente dell’associazione di commercianti ambulanti Cari, a proposito della festa patronale di Martina Franca e della mancata apertura delle bancarelle degli ambulanti, nonché delle bollette con prezzi diversi applicati per la Tosap (tassa occupazione del suolo pubblico) da parte del Comune:
Sbigottiti di quanto abbiamo appreso dagli organi di stampa, dalle opinioni della gente e da quelle espresse sui social network, precisiamo che non siamo politicizzati.
Basta con le sigle politiche, con la facile e comprensibile discrasia del politico di turno che a suo piacimento o meno, sposa la tesi della categoria che viene rappresentata dalla Cari di cui mi onoro essere il presidente.
La decisione legittima e legale di non voler procedere alla apertura degli stalli è stata alquanto e ben spiegata in un altro nostro comunicato.
La fiera di San Martino per chi ancora non ha ben compreso era un momento lavorativo di grande importanza economica, che funzionava in correlazione con altri eventi.
Il malumore derivato dalla mancata installazione delle giostre ha portato un evidente depauperamento di quelle che erano le reali e concrete possibilità economiche di guadagno, sulle quali ci teniamo a precisare alcun componente politico sia di maggioranza che di opposizione ha mai mostrato interesse.
La nostra categoria è stata sbeffeggiata da chiunque ha avuto modo di esprimersi, senza però mai chiedersi il perché di tale protesta.
Ebbene come categoria siamo stanchi di rivestire un ruolo che implica continue vessazioni, non ultima quella di aver provveduto al pagamento del tributo relativo alla concessione dello stallo e poi vedere che lo “spuntista” di turno per il medesimo posto, con i medesimi metraggi (vorrei precisare che gli stalli sono uguali e numerati) ha pagato un tributo notevolmente inferiore e con un calcolo dei metraggi anche esso errato.
Basta adesso vogliamo chiarezza e incaricheremo il nostro legale di fiducia affinchè proceda alla acquisizione, attraverso l’accesso agli atti della pubblica amministrazione, di tutte le autorizzazioni rilasciate in maniera provvisoria per i giorni 5-6-7 luglio.
Chiediamo e pretendiamo rispetto, quel rispetto che va dato a lavoratori che provvedono a pagare regolarmente le tasse.
Un ultima e non per questo non importante precisazione: rinneghiamo tutta la politica che governa la nostra città, sia essa di maggioranza che di opposizione.